Eppur si muove. Dopo due anni di calo deciso, il mercato immobiliare nell’Altomilanese torna a crescere. Di poco, ma il segno positivo è tornato a farsi vivo. Lo dicono i dati presentati da Erif Real Estate durante il quarto incontro della Compagnia delle Opere Altomilanese che si è svolto venerdì 22 luglio nella sede Erif di Corso Sempione a San Vittore Olona. All’incontro erano presenti gli associati alla CdO Altomilanese oltre agli operatori del settore immobiliare. «L’incontro è servito sia a fare il punto sull’andamento del settore immobiliare nei nostri territori, sia per capire quali soluzioni possono essere adottate dagli operatori immobiliari per uscire definitivamente dalla crisi» ha spiegato il presidente della CdO Altomilanese, Marco Scaglia. Nel dettaglio, come detto, il 2010 ha visto finalmente tornare a farsi vivo il segno più nelle transazioni immobiliari (+0,10%) che sono state, in totale, 7.559. Un dato non di poco conto se paragonato sia alla crescita dell’intero Paese (+0,45% con un totale di 611.878 transazioni) sia della Lombardia (+0,64% con un totale di 122.388 transazioni). Molto meglio ha fatto la provincia di Milano che, nel 2010, ha fatto registrare una decisa crescita del 3,60% per un totale di 42.980 transazioni immobiliari. Da considerare, però, che la provincia di Milano, negli anni neri per il settore immobiliare (2008 e 2009) è stata quella che ha pagato di più lo scotto della crisi (-12,90% nel 2008 e -30,92% nel 2009). I dati elaborati da Erif Real Estate hanno messo in luce tutte le difficoltà del settore soprattutto a partire dal 2007. Numerose le fonti prese in considerazione dagli analisti della società di costruzione legnanese: dall’Agenzia del Territorio, passando per i dati dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) fino ai dati di Nomisma e del Censis. Il quadro presentato ha evidenziato che le prime avvisaglie della crisi del settore si erano presentate già nel 2006 quando, a fronte di una crescita del 7,69 dell’anno precedente, la cifra positiva si era assestata su un ben più modesto 0,95%. Anche nel 2007, quando sia l’intero Paese sia la regione Lombardia sia la Provincia di Milano lasciavano per strada consistenti fette di mercato (rispettivamente -4,59%, -4,85% e -7,28%), l’Altomilanese segnava ancora un incremento dello 0,02%. Poi l’abisso: -12,19% nel 2008 e -20,07% l’anno successivo. Fino all’anno scorso, quando, seppur di poco, la crescita è tornata a farsi viva, con un incremento dello 0,10% delle transazioni. «Dai numeri si evince che per gli attori economici del settore, la crisi si è fatta sentire moltissimo e che è stata dura riuscire a “restare a galla” -ha commentato Luigi Barbato, presidente di Erif Real Estate-. Sono state necessarie scelte strategiche, talvolta anche dolorose, per riuscire a tornare a crescere. Certo non siamo ancora usciti dal tunnel e non siamo tornati ai livelli precedenti il 2005, ma qualcosa, come si dice, ha cominciato a muoversi». Altri dati interessanti sono quelli relativi all’attività edilizia in corso. In totale, sono attivi nell’Altomilanese 211 cantieri per un totale di 5.268 unità abitative. Ogni cantiere, in media, sta realizzando quasi 25 unità abitative. Il prezzo medio al metro quadrato per acquistare una casa è di 2.185 euro dove, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le città dove i prezzi sono i più alti sono Settimo Milanese (3.275 euro al mq) seguita da Cornaredo (2.800 euro al mq). A Legnano un appartamento costa, in media, 2.430 euro al metro quadro, mentre a Busto Arsizio 2.475 euro al mq. Le località dove è più conveniente acquistare casa sono Buscate (1.820 euro al mq), Cerro Maggiore (1.850 euro) e Dairago (1.865 euro).
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