Venerdì 20 agosto al calare della sera ritorna a Provaglio, come da tradizione, la grande corsa dei caratì. Promossa dal Comune di Provaglio d'Iseo d'intesa con associazioni e comitati di volontariato provagliesi, l'originale competizione che attraversa il centro storico di Provaglio e riunisce lungo via De Gasperi oltre duemila spettatori giunge alla diciannovesima edizione.
Quello che è certamente un appuntamento estivo molto atteso dalla popolazione e che ogni anno vede una grande folla ritrovarsi nel capoluogo franciacortino nasce da un gruppo di appassionati di tradizioni locali, motivati a rinnovare il piacere di un gioco che li appassionava da ragazzi, molto diffuso nel dopoguerra fino a tutti gli anni Cinquanta e Sessanta. Il caratì, appunto: un'asse di legno, due bastoni inchiodati, tre o quattro cuscinetti a sfera come ruote, uno spago come manubrio. Seduti o inginocchiati i ragazzi di un tempo si buttavano dalle discese imitando con questi piccoli, veloci e rumorosi “bolidi” gli eroi celebrati nelle grandi gare automobilistiche. Oggi tutto ciò potrà far sorridere, ma per l'Italia di qualche decennio fa significava, proprio come afferma il classico detto, fare della necessità una virtù, coniugare la povertà con la voglia di divertirsi, la sfida della velocità con una concretezza indotta dai pochi mezzi a disposizione.
I caratì di oggi sono ben diversi da quelli di quarant'anni fa: l'asse è sostituita da una sorta di abitacolo con carenatura anteriore che richiama quella delle moto e dei bob; vi sono dispositivi per guidare e frenare; i concorrenti sono sdraiati in avanti, con casco, ginocchiere e gomitiere; immutata, invece, la soluzione dei cuscinetti a sfera in acciaio. Nel complesso il caratì della corsa di Provaglio, le cui caratteristiche generali sono definite in apposito regolamento e verificate per ciascun esemplare da una giuria, non deve superare i trentacinque chilogrammi. La competizione è da alcuni anni individuale e premia il più veloce dei concorrenti, di solito in un numero superiore alla trentina; il servizio di assistenza e sicurezza lungo tutto il percorso è garantito dal Gruppo Comunale di Protezione Civile e da numerose altre associazioni locali di volontariato.
L'impegnativo percorso prevede la partenza dalla chiesa di San Bernardo, la discesa lungo la strada più antica dell'abitato pedemontano e l'arrivo di fronte al sagrato della Parrocchiale SS. Pietro e Paolo. Un tratto stradale veloce e tortuoso, quattrocentocinquanta metri che i concorrenti percorrono in circa quarantacinque secondi, alla media di trentacinque chilometri orari, con punte di quaranta chilometri orari.
Dai racconti degli appassionati organizzatori si intende come la “piccola” realtà dei caratì sia invece un “grande” mondo: competizioni e gruppi un po' in tutta Italia, in particolare Liguria, Toscana e Lazio, coordinati della Federazione Italiana Cuscinetti a Sfera; un circuito addirittura internazionale, con appassionati e concorrenti in Europa e Sud America, dove in Uruguay è sport affermato. Gli animatori provagliesi peraltro tengono a sottolineare come le recenti, evidenti evoluzioni della competizione non abbiano affatto modificato lo spirito iniziale, motivato al recupero di una tradizione in una dimensione di spontanea e viva socialità, ancora oggi ben presente.
L'attesa è quindi tutta per la grande corsa dei caratì, venerdì 20 agosto 2010, a partire dalle ore 20.30.
Al termine della competizione, dopo i doverosi ringraziamenti alle numerose persone e gruppi che contribuiscono all'organizzazione, è in programma la premiazione dei primi tre classificati nella piazza attigua al sagrato della Parrocchiale.
La cittadinanza è invitata a partecipare.