Domenica 21 novembre alle ore 17, ultimo appuntamento con la rassegna “IL NOSTRO CERVELLO E’ UNA CIPOLLA” organizzato da Samsara/La Volta Rossa in collaborazione con l’Associazione InCrea e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Brugherio.
Armando Fettolini aprirà l’ ultima delle “6 porte tra il vuoto e la materia” con “X ICS X”, porta che - tra le mura di Villa Tizzoni di via Increa 70 - resterà aperta fino al 12 dicembre. Questa l’introduzione alla vernice: “… e si ritirano lasciando un po’ di schiuma sulla sabbia. Mi accorgo di provare gelosia per quel ragazzo. ‘Sei geloso del ragazzo del quadro’ mi sussurra all’orecchio il ragazzo chiamato Corvo”
A seguire una delle tante presentazioni riservate a Fettolini:
“Combustioni, ferite suturate e rimarginate, gessi collosi, deserti scorticati, rugosità erose che s'apparentano inevitabilmente ad un certo Informale degli anni '50 e '60, in particolare con gli exempla di Burri.
Armando Fettolini è nato nel 1960, si dedica fin da giovanissimo all'arte con opere d'impatto iperrealista e di richiamo magrittiano. Gli anni ottanta consacrano la sua pittura fatta di materia nera densa, bituminosa, calcificata, di bianche "impurità" tragiche ma profondamente sensuali. Materia non solo composta da colori ad olio ma con aggiunta di garze, stoffe, composti plastici che si disgregano con violenza, che danno vita sulla tele a sentimenti, affetti, alla storia dell'uomo dove le ferite delle tavole vogliono essere una sorta di autoflagellazione, il prezzo che il mondo e l'umanità devono pagare per una loro redenzione.
Gli affranti reperti matrici di Bettolini non vogliono altro che raccontarci quello che è l'uomo ad iniziare con il richiamo alla vita chiaramente leggibile nelle forme "uterine" che da alla materia. Parla di spirito, memoria, religione, equilibri precari ed infine di morte nell'ultimo ciclo delle "Torri dei Parsi", dove le torri non sono altro che il legame che unisce l'uomo e la terra al cielo e a Dio. E' la pittura dell' "io", una pittura interiore che non da spazio a certezze ma che insinua solamente dubbi“.
(Tratto da http://www.gallerieitaliane.com/Interviste/armandofettolini.htm)
Si avvia così a conclusione la prima edizione di una rassegna contraddistinta dalla libertà concessa agli artisti coinvolti di utilizzare lo spazio di Villa Tizzoni in piena libertà, senza preclusione alcuna, generando in sei fasi successive una proficua interazione tra l’ambiente, gli artisti stessi e le numerosa persone che hanno frequentato lo spazio.
Info: www.samsaratsc.com - 039.2878265