"Il cerchio da chiudere", titolo di un 'Libro sacro' dell'ambientalismo, allude alla necessità di rispettare i cicli vitali della natura, che lo sviluppo in corso ha spezzato, con danni incalcolabili. Preleviamo troppo e troppo i n fretta dalla natura, senza preoccuparci di "chiudere il cerchio". Iper-sfruttiamo, cioè, le sue limitate risorse senza garantirne la riproducibilità, oppure le trasformiamo in rifiuti che non rientrano nei cicli vitali.
E', perciò, consigliabile limitare il prelievo dalla natura, ad esempio riusando/riciclando quanto si può.
Una vetrina di significative pratiche del riuso/riciclo, oggi attuate in ambiti diversi, piccoli o grandi: ecco cos'è il presente "Festival del riuso/riciclo", proposto al Monastero di Provaglio. Come i monasteri delle origini, sorti per fondare la speranza in tempi di grave crisi, esso intende tenerla alimentata ora, di fronte all'odierna crisi, che è
la crisi di un modello di sviluppo e di una mentalità basati sullo spreco, per cui la speranza di superarla è affidata (anche) alla diffusione del riuso/riciclo.
***
“Il riuso delle conoscenze scientifiche: il caso dei farmaci generici”
Conferenza col dr. Claudio Cuccia - Primario Cardiologo
Venerdì 13 gennaio 2012 ore 20.30
Auditorium Monastero di San Pietro in Lamosa
Una interessante pratica imparenta riuso è quella che dà vita ai cosiddetti farmaci generici. Questi nascono dal riuso dei brevetti scaduti di medicinali ancora validissimi, ma che le multinazionali, per calcolo economico, tendono ad abbandonare, per brevettare medicinali “ nuovi” che sono tali solo per particolari ininfluenti. Un meccanismo paragonabile a quello delle mode “sprecone”. Il Dr. Claudio Cuccia, cardiologo apprezzato in Italia e all'estero, Primario della Poliambulanza di Brescia, ci aiuterà con altri a capire bene la delicata questione e a focalizzare con esattezza dove si potrebbero annidare dei rischi.