Il Farmer’s Market della Certosa di Pavia torna giovedì 2 Giugno Festa della Repubblica e raddoppia con l’appuntamento di domenica 5 giugno. La formula è ormai consolidata, quella caratterizzata da fiducia e famigliarità come nel negozio sotto casa. Un appuntamento fisso con le tipicità del triangolo d’oro pavese del gusto: Pavia, Lomellina e Oltrepò danno il meglio della loro produzione enogastronomia e si presentano al pubblico con i loro prodotti. A partire dalle 9 e fino alle ore 18 eno-turisti, foodies e buone forchette in trasferta potranno curiosare tra le bancarelle immerse nel parco secolare antistante la Certosa di Pavia, degustare e acquistare il meglio della produzione locale a filiera corta. I produttori presenti daranno la possibilità al pubblico di conoscere le loro storie e degustare i loro prodotti: Salame di Varzi, vini DOC dell'Oltrepò Pavese, formaggi tipici, riso del Pavese, miele, salame e patè d'oca, salse, funghi, specialità dolciarie tra cui le offelle di Parona. Non mancheranno inoltre la pasta fresca, dolcezze al cioccolato, marmellate, grappa, liquori, succhi di frutta e la birra artigianale, formaggi vaccini, ovini e caprini della Val Staffora, yogurt di latte di mucca e di latte di capra, uova. La Certosa è uno dei monasteri più celebri e frequentati d'Italia, situato a 8 km da Pavia sulla statale che unisce Milano a Pavia. La Certosa di Pavia è facilmente e rapidamente raggiungibile anche in treno da Milano con comodi treni Regionali (uno ogni ora). E se le condizioni meteorologiche lo consentono anche in bicicletta da Milano, magari seguendo il cammino di Sant'Agostino: una trentina di chilometri da Milano (linea 2 della metropolitana, fermata Romolo o Abbiategrasso, http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/15-milano-pavia-lungo-il-naviglio-pavese).
Dichiarata monumento nazionale italiano nel 1866 diventando così proprietà del Regno d’italia, la Certosa di Pavia fu eretta a partire dal 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti come sacello funebre della famiglia; il monastero fu ultimato nel 1452 e la chiesa nel 1473. La facciata venne realizzata successivamente dai fratelli Mantegazza e da Giovanni Antonio Amadeo (la parte inferiore) e da Lombardo nel XVI secolo (la parte superiore).