Il Piano Casa, nelle intenzioni originali sembrava essere una ghiotta occasione per tantissime famiglie,
oltre a rappresentare una svolta per il paese in termini di ammodernamento in chiave di efficienza energetica.
E così è stato, almeno in parte. Perché non in tutte le regioni la burocrazia ha svolto il suo iter entro i tempi prefissati, dando origine a dei veri e propri buchi normativi, come del caso della regione Piemonte.
Il problema nasce dai ritardi nell'approvazione della proroga fino al 2015, che comporterebbero delle complicazioni non di poco conto nell'eventualità in cui alcuni progetti già approvati siano soggetti a rinvio. I primi ad essere preoccupati sono proprio gli architetti, che potrebbero trovarsi ad abbandonare progetti già in corso d'opera a causa di questo 'vuoto' in materia legale.
Tuttavia il presidente della Commissione regionale Vittorio Barazzotto ha provato a rassicurare la categoria: "Stiamo esaminando una serie di leggi importanti, ma il nostro impegno è di arrivare all'approvazione del "piano casa" il prima possibile perché ci rendiamo conto che i ritardi rallenterebbero il comparto"
Ma andiamo a conoscere nel dettaglio quali sono i punti salienti del 'Piano Casa' e per quali motivi potrebbe essere vantaggioso usufruirne. Innanzitutto bisogna specificare che prima di vagliare questa opportunità, è necessario verificare se la situazione finanziaria dell'interessato sia tale da poter richiedere l'accesso ad un mutuo, laddove le risorse economiche non consentano di impegnarsi autonomamente in spese straordinarie.
Grazie alle possibilità offerte dalla rete, oggigiorno è possibile trovare tutte le informazioni necessarie e richiedere l'accesso ad un prestito personale semplicemente con un click come mostra
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In termini sintetici il 'Piano Casa' è una legge temporanea che consente di effettuare ampliamenti o ristrutturazioni su edifici in deroga alle norme urbanistiche locali. Una volta verificato lo stato dell'edificio, si può procedere ad un ampliamento fino ad un massimo del 20%, che può essere esteso fino al 30% in caso di demolizione e ricostruzione.
Se invece si pensa di utilizzare delle tecniche volte all'ammodernamento in chiave una maggiore efficienza energetica, includendo i nuovi impianti ad energie rinnovabili, sarà possibile ampliare la propria abitazione fino ad un massimo del 40%.
Le detrazioni fiscali riguardano soltanto la parte già esistente dell'edificio, e saranno sostenuta nella misura del 50%. Altre agevolazioni riguarderanno l'iva, che sulla prima casa scenderà al 4%, mentre il contributo sulla costruzione sara soggetto a sconti che vanno da un minimo del 20% ad un massimo dell'80%.
Intanto si discute sul nuovo 'Piano Casa' relativo al 2015, con dettagli che variano da regione a regione. Nel Lazio ad esempio, secondo le intenzioni di Gina Cetrone, esponente del partito politico 'Fratelli d'Italia' nel consiglio regionale, il nuovo 'Piano Casa' dovrebbe prevedere la proroga della scadenza fino al 2017, a fronte dell'iniziale scadenza fissata al 2015 da governo Polverini.