Nella vetrina internazionale della grande mostra di "Spoleto incontra Venezia" curata dal critico Vittorio Sgarbi con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes tanti gli artisti affermati in esposizione dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, presso due sedi veneziane altisonanti, il Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. Nel novero selezionato degli illustri partecipanti la pittrice Daniela Grifoni ha ricevuto notevoli consensi, con le sue creazioni d'impronta materica e informale.
Raccontando i suoi esordi in campo artistico dice: "Avendo una madre pittrice e una sorella drammaturga teatrale mi sono aperta completamente al mondo della pittura da circa 20 anni. Mi cimento anche nell'elaborazione di particolari scenografie da destinare all'ambito dello spettacolo e del teatro. Ho coniato un termine speciale il -magmatismo- per indicare quell'energia intrinseca, che qualifica la mia espressione stilistica, concepita come una struttura formale in dinamica inversione, dalla forma plastico cromatica al senso percettivo. Considero metaforicamente il processo creativo analogo a quello di uno scrittore, che compone un testo".
Sulla Grifoni è stato scritto "Rivendica una presa di distanza dai dettami dell'espressionismo astratto e dalla degenerazione del concetto di -creazione spontanea e subcosciente-. La vulcanica e camaleontica memoria visiva le permette di cogliere immagini classiche, rapportandosi a esse seppur inconsciamente e rielaborandole in chiave di armonie compositive, che catturano la libera fuoriuscita della pasta cromatica e donano all'opera una visione contestuale di frizzante esuberanza e ordinata e lineare compostezza, con inedite fusioni di plasmi tonali, magmi in discesa e plastiche combinazioni ad effetto tridimensionale di fuoco-terra-colore".