Il talentuoso artista Claudio Messini è stato intervistato in occasione della sua partecipazione alle grandi mostre "Spoleto incontra Venezia" curate da Vittorio Sgarbi e dirette dal manager Salvo Nugnes. L'esposizione è allestita fino al 24 Ottobre 2014, presso due storici edifici veneziani: Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich.
D:Per Lei l'arte è stata una valvola di sfogo nella Sua vita?
R: Più che una valvola di sfogo, direi che è stata una componente fondamentale della mia esistenza. Mi sono dedicato all'arte spaziando dalla pittura al teatro sia come attore che come regista. Comunque devo dire che l'arte pittorica fa parte sostanzialmente del mio DNA, se così si può dire. Ho ricevuto una formazione in tal senso frequentando corsi di studio artistici.
D: A quale corrente artistica si ispira?
R: Tutto ciò che fa parte del nostro bagaglio culturale è sempre motivo di ispirazione: anche per me è stato così. Ho amato ed amo i classici ed tutta l'arte del Novecento, tuttavia se dovessi citare un nome direi Mirò
D: Qual è l'emozione più forte che le ha dato creare una Sua opera?
R: Le emozioni non sono definibili: entusiasmo, soddisfazione, talvolta esaltazione ed anche dubbi quando l'opera non risponde alle nostre ansie di ricerca.
D: Come concepisce l'arte?
R: L'arte è tutto ciò che esplode dall'intelligenza umana ed in questo senso indefinibile
D: Cosa l'ha spinta a dipingere?
R: L'istinto