Pioltello, 24 novembre 2010 – La maggioranza dei cittadini di Pioltello è soddisfatta degli aspetti della sicurezza in città che dipendono direttamente dall'Amministrazione comunale: cura della aree verdi (77%) cura, pulizia e decoro delle strade e delle piazze (76%), illuminazione delle vie (71%) e dei parcheggi (65%), sistemi di videosorveglianza (63%), riqualificazione di aree degradate (64%), riduzione del numero di prostitute nelle strade (65%), interventi sulla presenza dei rom in città (58%), limitazione dei venditori abusivi nelle strade (61%). Soddisfazione un po' minore, invece, per quel che riguarda gli aspetti della sicurezza che non dipendono direttamente dall'Amministrazione ma da enti superiori e apparati di polizia: controllo degli extracomunitari sul territorio (51%), lotta allo spaccio di stupefacenti (56%), controllo sulle bande giovanili (51%).
Il dato emerge dalla ricerca City Security, realizzata da Swg per conto del Comune su un campione costituito da 1.000 soggetti maggiorenni residenti nel comune di Pioltello, con spaccature sui quartieri di Pioltello, Limito e Seggiano.
L'immagine che i cittadini rimandano di Pioltello è quella di un Comune in cui si vive discretamente, dove il livello di qualità della vita è sufficiente. Il 76% attribuisce alla qualità della vita a Pioltello un voto superiore a 6 (il 53% dà 6 o 7, il 23% da 8 a 10). Dovendo valutare la variazione della qualità della vita nel tempo, la maggioranza relativa dei cittadini (41%) ritiene che sia migliorata rispetto a 5 anni fa, mentre circa un quarto (23%) non ha percepito peggioramenti: in totale, quindi, il 64% pensa di vivere meglio o non peggio di 5 anni fa. Dunque gli sforzi compiuti dall'Amministrazione per migliorare le condizioni di vita nel Comune sono stati almeno in parte riconosciuti, e lo scenario all'interno del quale ci si muove non presenta veri e propri segnali d'allarme.
Va ricordato, peraltro, che la crisi economica in atto predispone i cittadini al pessimismo e ad una maggiore insoddisfazione rispetto al proprio quotidiano. Anche a Pioltello, come in tutta Italia, la percezione della crisi economica è forte (il 57% degli intervistati ritiene la situazione economica cittadina poco o per nulla soddisfacente, in particolare i residenti a Limito, e il 62% è convinto che la crisi stia avendo ripercussioni gravi anche sul Comune) e fra chi percepisce maggiormente la crisi economica è più elevato anche il giudizio
negativo sulla qualità della vita.
Come l'economia, anche la sicurezza condiziona in maniera significativa la valutazione del livello di qualità della vita cittadina, che scende dal voto medio di 6,7 tra quanti si sentono 'molto sicuri' al voto medio di 5 tra quanti non si sentono 'per niente sicuri'.
Al centro delle preoccupazioni dei pioltellesi oggi troviamo due problemi che rientrano in pieno nell'alveo della questione sicurezza: microcriminalità (28%) e presenza di immigrati (20%) i quali assieme catalizzano quasi metà delle dichiarazioni degli intervistati, surclassando persino la disoccupazione (15%). A distanza troviamo altri problemi: il traffico e la viabilità (10%), e la mancanza di senso della comunità (8%).
Il problema della microcriminalità è sicuramente molto sentito, tanto che se oggi si chiede ai cittadini di Pioltello di indicare spontaneamente cosa gli evochi il termine 'sicurezza', la prima associazione ad emergere – di gran lunga la più forte e trasversale - è proprio quella legata al fenomeno della microcriminalità, con il 67% delle risposte.
Residuali (9% a testa) le altre indicazioni: sicurezza sul posto di lavoro, criminalità organizzata, sicurezza economica. Emergono differenze fra i residenti a Pioltello, più preoccupati per la microcriminalità, quelli di Limito, che avvertono in maniera più pressante la presenza di immigrati e la disoccupazione, e quelli di Seggiano, quartiere che soffre in misura superiore alla media della mancanza di senso di comunità. Se il tema della sicurezza è al centro delle preoccupazioni dei cittadini, tuttavia, può a maggior ragione essere letto come un dato positivo il fatto che il 51% degli intervistati considera la città più sicura o comunque non meno sicura rispetto a cinque anni fa.
I fenomeni che incidono maggiormente sulla percezione della sicurezza urbana (46%) sono soprattutto gli atti vandalici. Un fenomeno che non sorprende, perché il senso di sicurezza che i cittadini esprimono non è legato solo al dato oggettivo e misurabile delle statistiche sui reati e i fatti criminali, ma si espande e si dilata nella sfera personale: esiste infatti una relazione direttamente proporzionale tra paura del crimine e segni di inciviltà sul territorio. Gli episodi di 'disordine urbano', le cosiddette 'incivilities', (graffiti, vandalismi, schiamazzi, atteggiamenti offensivi o molesti) sono comportamenti che non rappresentano reati veri e propri, ma creano una comunità insicura e impaurita, che diventa sempre meno coesa e disposta a tutelare i beni pubblici e le altrui proprietà, condizione che a sua volta contribuisce a peggiorare la qualità della vita e ad aumentare il numero di reati.
Subito dopo, nella lista dei fattori che generano insicurezza, troviamo i furti in appartamento, indicati dal 29%, con picchi più alti a Limito e Seggiano, e al terzo posto (23%) l'immigrazione clandestina. Da sottolineare, infine, la non trascurabile presenza (valori tra il 12% e il 13%) di un'inquietudine legata alle bande giovanili, allo spaccio di droga e alla tossicodipendenza. La zona più insicura della città viene identificata nel Quartiere Satellite, citato spontaneamentre dal 41% del campione: la sua nomea di quartiere malfamato sembra dunque resistere in forma di stereotipo agli sforzi fatti per cercare di renderlo più vivibile. Segue a grande distanza (9%) il quartiere Garibaldi.
A fronte di questa situazione complessiva, è di conforto che ben il 72% dei cittadini non ha finora modificato le proprie abitudini di vita per mancanza di sicurezza, contro appena il 28% che lo ha fatto, in tutto (17%) o in parte (11%). Una quota certamente non trascurabile, ma inferiore a quella rilevata in altri comuni medi italiani (57% nel 2008, dati SWG-Cittalia). Interessante poi che, fra coloro che hanno cambiato le proprie abitudini di vita, siano le uscite serali l'attività di cui ci si priva più spesso (69%), seguite col 43% dalle uscite di casa da soli.
Per quel che riguarda il giudizio sull'operato della Giunta comunale in materia di sicurezza, gli interventi maggiormente apprezzati, come abbiamo visto all'inizio, solo la cura delle aree verdi, la cura, la pulizia e il decoro delle strade e delle piazze e la buona illuminazione delle vie. I cittadini, insomma, gradiscono soprattutto gli interventi che mirano a prevenire il disordine urbano e, in tal senso, l'Amministrazione comunale ha risposto in modo mirato e corretto alle esigenze espresse dai cittadini, trattandosi di fattori che incidono fortemente sul senso di sicurezza dei residenti.
Infine, le risposte sulle cose da fare per aumentare il senso di sicurezza (era possibile indicare più temi) si dipanano lungo due direttrici: aumentare il controllo del territorio e intervenire sulla prevenzione. Dal punto di vista del controllo del territorio i cittadini richiedono un'attenzione mirata ad alcune zone specifiche della città (35%), e auspicano di avere un ruolo attivo nell'indicazione delle aree da monitorare, per riacquistare il controllo del proprio territorio e riappropriarsene agendo in sinergia con le forze di ordine pubblico. Sotto questo profilo, è forte la richiesta di istituire i vigili di quartiere (34%) e la vigilanza davanti alle scuole (18%). Rispetto al tema della prevenzione, invece, emergono richieste di un maggior controllo degli immigrati clandestini (19%), delle bande giovanili (18%), dei rom (17%) e dei venditori ambulanti abusivi (9%).