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21/03/2013emporium up
 
LUNEDÌ 1 APRILE PRENDE IL VIA LA SEDICESIMA EDIZIONE DI CRUCIFIXUS FESTIVAL DI PRIMAVERA CON UN DENSO CARTELLONE DI APPUNTAMENTI
 
CRUCIFIXUS FESTIVAL DI PRIMAVERA 2013
 
 
Lunedì 1 aprile prende il via Crucifixus Festival di Primavera, il principale festival di Teatro Sacro in Italia che, giunto alla sua sedicesima edizione, decide di iniziare un profondo processo di cambiamento ed evoluzione, dimostrando ancora una volta di essere “sentinella” dei tempi che cambiano e precursore dei cambiamenti che investiranno l'ambito culturale nazionale.
In quest'edizione l'immagine e la programmazione di Crucifixus Festival di Primavera ruotano attorno ad un concetto cardine: la RINASCITA. Una rinascita che parte dal credo di ogni singolo individuo e che si realizza grazie alla forza delle relazioni umane e della comunità.
In questa situazione di diffusa difficoltà la cultura ritrova la sua centralità come luogo di creazione, formazione e relazione, ma anche come strumento di confronto e di condivisione. Essa rappresenta un luogo di crescita interiore dell'uomo e fornisce strumenti pratici e intellettuali per reagire e trovare una soluzione per questa crisi.
Crucifixus non rimane statico di fronte a questa nuova condizione economico-sociale ma inizia, oggi, un percorso di cambiamento che troverà piena realizzazione nelle prossime edizioni e che le renderà sempre più un festival del territorio e della comunità. Accanto al lavoro di recupero degli antichi testi e delle tradizioni devozionali del territorio e alla valorizzazione delle bellezze artistiche si lavorerà sempre più insieme alla comunità e per la comunità realizzando progetti specifici dedicati al territorio. Ai grandi nomi che negli anni passati hanno dato lustro e prestigio al festival verrà chiesto di mettersi a disposizione delle realtà locali e di lavorare insieme agli abitanti per creare spettacoli unici.
Ecco quindi che la forte rete di relazioni costruita da Crucifixus in questi anni, che in questi momenti di difficoltà permette al festival di avere ancora un ruolo di rilievo sul territorio, verrà ulteriormente rafforzata e consolidata.
Nel 2013 il Festival torna quindi a vivere esclusivamente nei territori che l'hanno visto nascere, la Valle Camonica e il Sebino bresciano e bergamasco, progettando per l'immediato futuro una nuova formula dedicata alla città.

L'inaugurazione di lunedì 1 aprile a Pisogne viene affidata ad uno straordinario protagonista del panorama culturale italiano, Alessio Boni che, accompagnato alle percussioni da Michele Rabbia, darà voce ai disciplini del territorio bergamasco raccontando, attraverso la loro antica lingua, la Passione di Cristo. Un altro tipo di passione, quella dell'uomo, viene raccontata da Giuseppe Manieri e Ginetta Maria Fino in Non mi ricordo, non uno spettacolo ma la storia di Pino raccontata da lui stesso e da sua moglie a partire dall'incidente che nel 1996 gli ha portato via tutta la memoria costringendolo alla ricerca di sé stesso. Una passione d'amore che, unica, può forgiare l'uomo è al centro del testo Il forgiatore di uomini, scritto da Claudio Bernardi e interpretato da Luciano Bertoli che racconta con gli occhi di un fabbro la storia della condanna a morte e crocefissione di Cristo.
Una passione scolpita nel legno, con la sua ruvidità, i suoi bordi, le sue schegge è al centro della Via Crucis prodotta da Elea Teatro per Crucifixus nel 2011. Un percorso che si muove nella vita di un uomo, di una folla e di una comunità e dopo duemila anni continua a parlarci.
Un Giobbe moderno, un uomo comune convinto di appartenere ad una stirpe di ebrei in grado di dialogare direttamente con Dio è il protagonista dello spettacolo portato in scena a Breno dalla Compagnia Teatrale Il ServoMuto. Una produzione del festival che mostra come le difficoltà della vita a volte mettano a dura prova la fede e riporta alla luce la contesa, antica come il mondo, tra l'uomo e Dio. Il testamento spirituale di Paolo VI, un uomo che desidera guardare Gesù come modello supremo di una vita e di una morte trasfigurata dall'amore è interpretato da Luciano Bertoli ne ... Mi piacerebbe, terminando, d'essere nella luce in programma a Bienno e a Temù. Un altro Papa, Giovanni XXIII è il protagonista di Angelo Roncalli, spettacolo messo in scena da Eugenio De' Giorgi. Lo spunto della narrazione proviene da un carteggio originale fra Angelo Roncalli e Emanuele Maffeis, nonno paterno dell'attore. Un “operaio” racconta la storia di Angelino dall'infanzia al concilio. Lo spettatore è condotto nel viaggio alla scoperta di Angelo Roncalli attraverso lo sguardo delle persone che lo conoscevano. La continua preoccupazione e l'attaccamento al mondo operaio e ai lavoratori è il filo conduttore del racconto.
Dopo lo straordinario successo de La trilogia della spiritualità, Lucilla Giagnoni torna al festival con Per seguir virtute e canoscenza, un cammino di RINASCITA da percorrere accanto a Dante che ci regala un profondo messaggio di speranza. Un messaggio di speranza è quello che viene raccontato da Elisabetta Salvatori in Non c'è mai silenzio che racconta l'esplosione del treno merci alla stazione di Viareggio nel 2009. Laura Curino torna al festival dopo qualche anno di assenza con Santa Bàrbera, la favola di una martire ragazzina e allo stesso tempo un racconto di amore e di fede. La storia di un bambino, Andrea e il racconto della sua morte vista con i suoi occhi sono invece al centro di Mi sentite? con Bano Ferrari. Un racconto sospeso in una scena bianca di neve, dove la consapevolezza scivola in un mare di sensazioni ovattate. Un racconto che verrà offerto al pubblico anche grazie allo sguardo d'amore di un gruppo di 50 mamme che insieme condividono il dolore più grande del mondo.
Come da tradizione non manca infine uno spettacolo dedicato al vino ospitato dall'Enoteca Foppoli. Quest'anno Elea Teatro presenta I segreti di Bacco in cui bizzarri personaggi raccontano al pubblico storie, miti e leggende che ruotano intorno alle antiche tradizioni della nascita del vino. Chiude il festival, sabato 20 aprile uno spettacolo realizzato da Industria Scenica con la Cooperativa Sociale di Bessimo. Una drammaturgia del cibo che s'intreccia con frammenti di vita quotidiana, una passione contemporanea che prende forma nelle immagini, nei tatuaggi, nelle cicatrici, nelle le storie, nei racconti di tutti i giorni.
TEATRO DI COMUNITÀ
L'edizione 2013 di Crucifixus Festival di Primavera conferma ancora una volta la forza della comunità e del lavoro realizzato insieme ad essa. Per l'ottavo anno consecutivo la Comunità di Zone si mette in gioco realizzando uno spettacolo per il festival. Guidata, come da tradizione, da Carlo Susa, mette in scena la vita del santo patrono del paese, San Giovanni Battista, concentrandosi su due momenti a lui dedicati - la predicazione e il battesimo di Gesù, e la morte nella fortezza di Macheronte - attingendo ad episodi tratti dai testi canonici, da quelli apocrifi e dalla Salomè di Oscar Wilde.
Tradizione e contemporaneità tornano a confrontarsi dando vita per il terzo anno consecutivo al lavoro creativo di tre comunità. Fonteno, Solto Collina e Riva di Solto, riunite in Golgota. La collina della vita e guidate da Walter Spelgatti, metteranno in scena Sangue e Acqua un evento in cui il pubblico torna ad essere protagonista e artefice insieme a centinaia di comparse e attori, come in un gioco o forse più come in uno show...
CONCORSO SCUOLE PRIMARIE – E QUINDI USCIMMO A RIVEDER LE STELLE
Credere nel futuro e nella rinascita non può prescindere poi da un lavoro sui giovani. Ecco quindi che la rassegna coinvolgerà in maniera attiva e propositiva le nuove generazioni.
Lo farà innanzitutto con il concorso di disegno dedicato alle scuole primarie della Provincia. Se lo scorso anno la tematica era La primavera e la luce quest'anno gli alunni dovranno alzare gli occhi al cielo per interpretare creativamente il tema del 2013 ispirato alla Divina Commedia e dal titolo E quindi uscimmo a riveder le stelle.
ESPOSIZIONE
ANNO DELLA FEDE
Opere di Carlo Alberto Gobbetti
La fede trova nell'arte il suo linguaggio preferito. Il fascino della forma e dei colori risveglia la consapevolezza che l'uomo ha un'anima immortale e quindi è fatto per Dio. E Dio ha un volto preciso: quello dell'uomo e Dio Gesù Cristo, il “Crucifixus” risorto. Ed è possibile incontrarlo. È possibile entrare nella fede, per la porta dell'Arte.
Domenica 7 aprile ore 17 Santa Messa con benedizione della mostra.
Eremo dei Santi Pietro e Paolo - Bienno dal 07/04 al 21/04
 

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