La prima rata dell'Imu ha portato finora nelle casse municipali 707mila euro e l'Amministrazione Comunale può tirare un sospiro di sollievo: le proiezioni certificano che il bilancio è salvo e non sarà necessaria nessuna manovra correttiva né tantomeno verranno effettuati tagli compensativi ai servizi. Sono confortanti i dati pervenuti dal Ministero relativamente ai versamenti dell'Imposta Municipale Propria. E se il conguaglio di dicembre dovesse rispettare – e non ci sono segnali che possano far pensare al contrario - il trend della prima rata, il Comune incamererà in totale oltre un milione e mezzo di euro, 1.555.360 per l'esattezza, cifra che non si discosta eccessivamente da quanto previsto in fase di stesura del bilancio 2012. La differenza di circa 40mila euro verrà quasi interamente coperta dal gettito derivante dagli immobili rurali, che confluiranno nel catasto fabbricati entro novembre. Un milione e 123mila euro andranno invece allo Stato. “La previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze – argomenta il sindaco Camillo Comandulli – era inferiore di circa 100mila euro rispetto a quella elaborata dal Comune. Se avessimo utilizzato il dato ministeriale nel redigere il bilancio saremmo stati costretti ad effettuare tagli ai servizi e alla spesa sociale per poter far quadrare i conti. Tagli che a posteriori sarebbero stati inutili, la nostra proiezione si è dimostrata più veritiera perchè poggia su una banca dati costantemente aggiornata”. Ricordiamo che il 17 dicembre scade il termine per il versamento della rata di conguaglio, per il cui calcolo occorre tener conto delle aliquote deliberate dal Comune: per l'abitazione principale è valida l'aliquota base dello 0,4%, mentre per gli
altri fabbricati sale allo 0,84%. In prossimità di tale scadenza verrà attivato nuovamente lo sportello di consulenza e l'applicativo web sul sito istituzionale del Comune. I contribuenti che avessero invece scelto di pagare in tre rate l'imposta sulla prima casa, dovranno appuntarsi anche la data del 17 settembre per il versamento della seconda rata, pari a un terzo dell'imposta dovuta. Nel frattempo, chi avesse dimenticato di pagare la prima rata, può servirsi del cosiddetto 'ravvedimento operoso' rivolgendosi all'ufficio tributi del Comune. Ufficio che nei prossimi mesi effettuerà anche i controlli sui versamenti effettuati ed incrocerà gli archivi alla ricerca di eventuali evasori.