Dalmine, 14 ottobre 2010 – Arriva dalla Prefettura l’invito ad una “collaborazione istituzionale” e, ancora una volta, la risposta positiva dell’Amministrazione comunale di Dalmine non si fa attendere.
Oggetto della richiesta è, questa volta, l’Agenzia delle dogane la cui sede è stata trasferita lo scorso 6 settembre da Bergamo a Levate in via Kennedy.
Per evitare un presunto aumento del traffico nel centro abitato levatese, incremento che riguarda in realtà meno di 7 mezzi pesanti giornalieri, il Prefetto si è dunque rivolto ai comuni confinanti chiedendo di valutare l’ipotesi di una modifica alla propria viabilità per garantire l’accesso dei tir alla dogana.
Pronta la risposta dell’Amministrazione comunale che, nonostante alcune perplessità sulla reale necessità dell’intervento, si è dichiarata disponibile ad apportare alcune variazioni alla circolazione della zona.
«La Prefettura – spiega il Sindaco, Claudia Maria Terzi – ci aveva suggerito di utilizzare come strada di accesso e uscita all’area produttiva via Levate a Sabbio. Con il Comandante della Polizia locale abbiamo valutato attentamente la proposta ma, considerando l’attuale situazione viabilistica, l’ipotesi non era attuabile. Ho quindi comunicato alla Prefettura la nostra disponibilità a concedere il transito come richiesto, ma attraverso via Dossi».
La vicenda della Dogana volge quindi alla chiusura ma resta una certa amarezza: «Fin dal nostro insediamento – spiega il primo cittadino di Dalmine – questa Amministrazione si è sempre resa disponibile a collaborare con le Istituzioni e gli Enti limitrofi per perseguire, insieme, degli obiettivi comuni e proficui per la popolazione ed il territorio. Resto convinta dell’importanza di questo modo d’agire – prosegue – anche se, purtroppo, troppo spesso quello che si chiede a Dalmine e ai suoi cittadini è una partecipazione “unilaterale”».