La scomparsa del prof. Giuseppe Panzeri rappresenta per la tutta la comunità, non solo del lecchese, la perdita di una figura che ha saputo coniugare, nel suo cammino di politico, di amministratore e di uomo, grandi capacità umane e professionali.
In particolare nel suo lungo incarico, ricoperto fino al 2008, in qualità di Presidente del Consorzio Parco Monte Barro, del quale il Comune di Lecco fa parte in qualità di ente consorziato, egli ha saputo unire la dimensione ambientale e la dimensione culturale in un’opera costante e concreta di accostamento della popolazione alla realtà del Parco nelle sue molteplici sfaccettature: dal Centro Regionale Flora Autoctona, ormai di rilevanza nazionale, al parco archeologico, a quello etnografico.
Chi come me ha avuto modo e fortuna di conoscerlo più a fondo non poteva che apprezzare, nei momenti di incontro, i suoi racconti narrati con una gradevole e coinvolgente pacatezza e l’amorevole attaccamento alla storia della sua Galbiate e del territorio circostante.
Nella pagina introduttiva sul sito web del Parco Monte Barro è riportata, tra le altre, una frase che sicuramente rende, più di ogni parola, lo spirito con il quale il prof. Panzeri ha creato, portato avanti e ci ha lasciato ora in eredità il suo Parco:
“Raccogliete bei ricordi anziché fiori. Soprattutto non sradicate le piante, spunterebbero pietre. Ci vogliono molti fili d’erba per tessere un uomo”.
Virginio Brivio, sindaco di Lecco