Le biciclette ritrovate sul territorio comunale in condizioni di abbandono oppure recuperate in seguito a furto vengono consegnate in deposito presso la caserma della Polizia Locale di Chiari in Viale Bonatelli, 11. “La questione delle biciclette recuperate e in giacenza temporanea presso la Polizia Locale – ha precisato il Comandante, Michele Garofalo - è regolamentata dagli articoli 927, 928, 929, 930 e 931 del Codice Civile. Nel caso in cui siano i cittadini a consegnarle, le biciclette vengono registrate a nome di chi le consegna: se, entro un anno non viene ritrovato il proprietario, vengono restituite a chi le ha consegnate. Le biciclette recuperate invece dalla Polizia Locale vengono registrate a nome dell'Amministrazione Comunale che, qualora non venisse individuato il proprietario, può deciderne la destinazione (asta pubblica, beneficenza, ecc.). E’ possibile accedere al deposito di biciclette ritrovate nella caserma della Polizia Locale: basta presentarsi con una denuncia di furto inoltrata in precedenza presso un Ufficio di Polizia dalla quale si evincono le caratteristiche del mezzo smarrito o rubato (colore, modello, segni particolari….): per le biciclette, infatti, non esiste un documento che ne comprovi la proprietà a meno che non siano conservati fattura o scontrino rilasciati al momento dell’acquisto. Se in deposito fosse individuata una bicicletta corrispondente alle caratteristiche risultanti dalla denuncia, il mezzo sarà restituito al legittimo proprietario il quale, come previsto dal Codice Civile, è tenuto ad elargire una ricompensa pari al 10% del valore dell’oggetto recuperato a chi abbia effettuato il ritrovamento qualora quest’ultimo lo richiedesse. La costante ed attenta attività di presidio del territorio ci ha permesso il recupero - dalla metà dello scorso anno ad oggi - di circa una trentina di biciclette attualmente depositate presso la nostra caserma. Ribadisco quindi l’invito a coloro che sono stati derubati di presentarsi in caserma con la denuncia già sporta al fine di verificare l’eventuale presenza del proprio velocipede tra quelli in giacenza”.