“I comportamenti scorretti dei venditori a domicilio, come quelli che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha recentemente contestato ad alcuni incaricati alla vendita di Fmr Art’è, sono da condannare senza sconti e vanno perseguiti con determinazione, perché fanno male a tutto il settore delle vendite dirette a domicilio. Immediata e risolutiva deve sempre essere la presa di posizione di un’azienda di vendita diretta in questi casi, perché il cliente ha sempre il diritto di conoscere e di provare il prodotto o servizio proposto da interlocutori etici, professionali e trasparenti. Senza alcun inganno o sotterfugio”. Univendita, l´associazione di categoria che riunisce l´eccellenza -in termini di qualità, innovazione e servizio- delle imprese di vendita diretta a domicilio al fine di contribuire attivamente allo sviluppo sostenibile del settore nel rispetto del consumatore, così commenta la decisione dell’Authority. In particolare, il presidente di Univendita, Luca Pozzoli, spiega che “Dissentiamo fermamente dalla dichiarazione del presidente di Fmr, Marilena Ferrari, riportata dagli organi di stampa, quando sostiene che l’Antitrust avrebbe valutato negativamente alcune prassi assolutamente comuni del settore”. L’Authority, nella sua sentenza sulla pratica commerciale scorretta, ha chiarito che alcuni venditori di Art’è ottenevano appuntamenti a domicilio promettendo libri in omaggio, per ottenere i quali in realtà si dovevano fare altri acquisti. “E questi comportamenti, così come l’aggressività nei confronti di qualunque cliente, non sono assolutamente una prassi nel settore. Anzi: l’incaricato alla vendita ha il dovere di agire in modo etico, trasparente e professionale. E le aziende di vendita diretta hanno il dovere di vigilare sul rispetto di tali comportamenti e, qualora si verificassero, ad intervenire immediatamente, velocemente e senza sconti”.
“Restiamo comunque in attesa -chiosa il presidente di Univendita, Luca Pozzoli- delle eventuali decisioni del Tribunale amministrativo regionale, a cui Fmr Art’è ha fatto sapere di voler ricorrere”.