Il vasto assortimento del mercato è accompagnato da interessanti
incentivi messi a disposizione dallo Stato Italiano per il 2020. Sconti e detrazioni riservate soprattutto ai dispositivi che utilizzano combustibili alternativi. L'obiettivo è infatti ridurre le immissioni nocive nell'ambiente. Scopriamo gli incentivi attivi fino alla fine dell'anno.
Chi ha accesso agli incentivi
Da alcuni anni lo Stato Italiano propone incentivi nell'ottica di migliorare l'efficienza energetica di abitazioni e uffici. Anche nel 2020 vengono quini riproposti sconti e bonus che si inseriscono in un più ampio discorso di ristrutturazione e miglioramento dell'efficienza energetica. È nell'ambito infatti di questi lavori che troviamo gli incentivi stufe 2020.
Naturalmente non tutti i dispositivi hanno i requisiti adatti per ottenere le agevolazioni. In particolare, sia per il bonus ristrutturazione che per l'ecobonus, si ottengono incentivi per l'acquisto di:
- caldaie a biomassa;
- caldaie a condensazione;
- camini a biomassa, pellet o legna;
- stufe a pellet:
- pompe di calore;
Attenzione inoltre al tipo di incentivo: non si parla infatti di sconto in fattura, ma di una detrazione a rate su un periodo di 10 anni.
Il bonus ristrutturazione ed ecobonus
Se l'acquisto e installazione della stufa a pellet rientrano nei lavori di ristrutturazione dell'abitazione, si accede ad uno sconto (detrazione) del 50%. Se invece la stufa è inserita in lavori di miglioramento dell'efficienza energetica, la detrazione arriva fino al 65% del totale.
La spesa non deve superare i 30000€ e la detrazione verrà ripartita in 10 rate di uguale importo suddivise in 10 anni.
Dai quindi un'occhiata all'assortimento di stufe che trovi su
https://www.miglioristufe.it/ ma ricordati che, per ottenere la detrazione, dovrai seguire alcune piccole regole. Innanzitutto capire se le emissioni e la potenza della stufa rispettano i parametri fissati dalla legge. In secondo luogo la stufa deve essere installata da un tecnico che in grado di rilasciare un certificato di conformità e il pagamento deve avvenire tramite bonifico parlante, ovvero deve contenere dati anagrafici del venditore e dell'acquirente, oltre al riferimento normativo (bonus ristrutturazione o riqualificazione energetica).