Il presidente di Whirlpool EMEA Darrell «L’etichettatura conforme è tutela per il consumatore e correttezza nella concorrenza». Il coordinatore del progetto Ricci:
«Troppo basso il livello di sorveglianza del mercato nella maggior parte degli Stati UE»
«Il livello di conformità ai requisiti dell’etichetta energetica deve migliorare. Questi risultati sono deludenti. Un’azione di controllo più incisiva è la strada migliore per assicurare una competizione corretta ed equilibrata per i costruttori di apparecchi domestici e un elevato livello di protezione del consumatore».
È il commento di Luigi Meli, direttore generale del CECED (European Committee of Domestic Equipment Manufacturers), ai risultati di ATLETE (Appliance Testing for Energy Label Evaluation), il progetto finanziato dalla Commissione Europea che ha verificato la conformità di 80 modelli di frigoriferi e congelatori all’etichetta energetica comunitaria.
Una posizione condivisa dal coordinatore del progetto ATLETE Andrea Ricci, per il quale, «il livello di sorveglianza del mercato nella maggior parte degli stati UE è troppo basso. Speriamo che l’esperienza positiva di questo progetto possa accrescere gli sforzi per un’azione più incisiva da parte dell’autorità nazionali di sorveglianza del mercato».
Dai test è emerso che soltanto il 47% dei prodotti esaminati e presenti sul mercato comunitario risulta conforme all’etichettatura sulla base di cinque parametri: consumo di energia, temperature di conservazione (inclusa di conservazione), volume netto, capacità di congelamento e tempo di risalita della temperatura. La percentuale sale all’84% considerando soltanto tre parametri; temperature di conservazione (che esprime la classe di efficienza energetica), consumo di energia e volume netto.
Dei 40 produttori interessati alle verifiche, soltanto due, Whirlpool e Bosch, hanno correttamente etichettato i loro elettrodomestici sia sotto il profilo dell’efficienza energetica sia sotto quello della capacità. Il progetto ATLETE, nato nel 2009 per monitorare la corretta applicazione dell’etichettatura energetica sui prodotti presenti nel mercato UE, ha avuto come partner cinque realtà impegnate sui temi dell’uso razionale e del risparmio energetico; oltre alla citata CECED, la francese ADEME, le italiane ENEA e ISIS e la ceca SEVEn.
«L’attenzione all’ambiente e il risparmio energetico per noi sono priorità –dichiara il presidente di Whirlpool EMEA Bracken Darrell–; una corretta etichettatura energetica è fondamentale per mettere clienti finali e rivenditori nelle condizioni di operare al meglio le loro scelte sulla base di dati certi. I test effettuati da ATLETE hanno dimostrato la necessità di vigilare sui prodotti immessi sul mercato per tutelare meglio i consumatori e per sviluppare una concorrenza più corretta. Il fatto che alle verifiche i nostri prodotti abbiano tutti e cinque i parametri testati rivela l’attenzione che Whirlpool pone ai temi della sostenibilità energetica e il rispetto nei confronti dei consumatori».
La conferenza conclusiva di ATLETE si è tenuta a Bruxelles durante la European Union’s Sustainable Energy Week (11-15 aprile). Il progetto, costato un milione di euro, è stato finanziato per il 75% dal Programma “Intelligent Energy Europe” della Commissione Europea.
Tutti i risultati del progetto ATLETE sono consultabili sul sito www.atlete.eu.