Milano, 15 marzo 2016 - Manca davvero poco al 17 marzo, il giorno più atteso in Irlanda
che festeggia il patrono San Patrizio. E anche in Italia da qualche tempo ci prepariamo a
diventare “irlandesi per un giorno” con birra “stout” e cappello verde.
Il giorno di San Patrizio è ormai diventato una celebrazione per oltre 70 milioni di persone
in sei continenti, che quel giorno vanteranno i principali monumenti illuminati di verde: da
Dublino a Dubai, da Londra a Lima, da Sydney a Stoccolma. Anche l'Italia è pronta a
inondare nuovamente del colore brillante della bandiera irlandese il nostro Colosseo e la
Torre di Pisa, aggiungendo quest'anno tra i simboli italiani la Mole Antonelliana e la Villa
Reale di Monza.
Una festa lunga un giorno intero, in cui verranno consumati oltre 13 milioni di bicchieri di
GUINNESS in 150 paesi in tutto il mondo, il doppio della quantità venduta in un giorno
medio.
GUINNESS vanta la produzione di oltre 20 tipologie di birra di fama mondiale e una
varietà di nuove interessanti birre desiderate ogni giorno dai suoi instancabili birrai.a quest'anno la sfida si arrichisce: è proprio GUINNESS®, da sempre legata alla festa del
patrono irlandese, che chiede ai suoi fans di condividere lo “sbaffo”. Perché GUINNESS
non la bevi ma la “sbaffi”!
I social si popoleranno di simpatiche foto attraverso l'hashtag #GuinnessTache di chi vorrà
mostrare come si è sbaffato una Guinness, ovviamente!
"Il giorno di San Patrizio è da sempre una straordinaria celebrazione globale capace di
riunire milioni di persone in tutto il mondo semplicemente sotto un unico denominatore
comune: divertirsi e stare insieme – ricorda Lorenzo Calia Ambassador GUINNESS -
Siamo i soli birrai al mondo che tostiamo l'orzo internamente, l'ingrediente chiave che
conferisce alla birra il suo caratteristico colore e l'aroma unico ed inconfondibile. Usiamo
circa il doppio del normale di luppolo e la nostra selezione di lieviti Guinness per conferire
alla birra più sapore e una maggiore intensità”.
Non è una sorpresa che il nome Guinness è conosciuto e amato in 150 paesi e da oltre
250 anni ancora ispira la nostra leggendaria “stout”, realizzata a Dublino al St. James
Gate.
Le nuove arrivate sono la Dublin Porter e la West Indies Porter.
La Dublin Porter è tratta da una ricetta del 1796, epoca in cui le porter erano le birre
caratteristiche della working class di Dublino e Londra. Guinness Dublin Porter (3,8%) al
naso rivela note di toffee e luppolo, ma risulta avere un gusto morbido e dolce, con note di
malto e caramello scuro. Questa porter rappresenta una parte di storia, alla riscoperta
della birra che fu di Charles Dickens, John Keats e Bram Stoker.
La Guinness West Indies Porter (6 %) nasce sulla base di una ricetta del 1801. Riscoperta
negli archivi Guinness, riprende la porter che veniva bevuta dagli avventurieri, i capitani e
gli uomini d'affari nel Mar dei Caraibi del 1800. Una birra che doveva resistere al viaggio in
mare 4-5 settimane e ai climi tropicali, risulta quindi avere un alto contenuto di luppolo e
una gradazione superiore al fine di mantenere la freschezza e la facilità di bevuta delle
Guinness dei pub di Dublino. Guinness West Indies Porter ha un gusto complesso e
saporito, luppolato ma morbido, con note persistenti di caramello, caffè e cioccolato.
E adesso non ci resta che sbaffarci una Guinness e scoprire tutti i segreti sulla APP
Guinness Italia e sulla pagina Facebook.