Dietrich Mateschitz vuole ritirare dalla Formula 1 le Red Bull. La Lotus, a seguito di alcuni mancati pagamenti, non ha ricevuto il pass per accedere all'area che il circuito di Suzuka mette a disposizione e delle squadre. Che si tratti di una crisi in piena regola della Formula 1? Difficile a dirsi. Ad essere certo è il fatto che il debito della Lotus ammonta a circa 40.00 euro che, rispetto alle ingenti somme che riesce a muovere il mercato della F1, è una cifra a dir poco irrisoria.
Eppure, sembra che non si riesca a superare tale ostacolo. Senza dubbio, questo episodio lascia pensare che all'orizzonte ci sia un salvataggio in extremis della squadra inglese da parte della francese Renault. Ad avvalorare la tesi di una mossa strategica vi è il fatto che proprio la Renault ha deciso di interrompere ogni genere di rapporto con la Red Bull a cui, comunque, è stato chiesto di rimanere in Formula 1 in qualità di fornitore ufficiale di motori. La Red Bull, dal canto suo, non si è dimostrata disponibile a tale accordo. Al momento, pare che proprio la Red Bull stia trattando con la Ferrari.
Quello di Bernie Ecclestone, almeno fino a questo momento, è stato un percorso decisamente molto interessante. Purtroppo, però, qualcosa sembra non funzionare più. Inoltre, considerando il fatto che non vi è alcun genere di progetto a lungo termine, è ipotizzabile un crollo della Ferrari e, dunque, un vero e proprio disastro annunciato. È da troppo tempo che in Formula 1 non si vedono più le battaglie all'ultimo secondo in cui ad appassionare erano i sorpassi e non le questioni economiche tra le squadre.
Siamo vicini alla catastrofe? Probabile. A fare notizia, infatti, non sono più le gare ma gli interessi economici dei singoli che hanno trasformato uno sport appassionante in una sterile battaglia a colpi di accordi e contratti da siglare o sciogliere. Un esempio tra tutti è quello del circuito di Monza. Anche in questo caso, sembra proprio che non si possa fare a meno del denaro tanto che, fino a qualche giorno fa, sembrava che si dovesse dire addio alla tappa italiana.
Al momento, però, Bernie Ecclestone pare aver dato la sua disponibilità ad un accordo. Senza dubbio, la sua apertura è dovuta alla dichiarazione del Presidente dell'ACI, l'unico in grado di salvare la tappa italiana del Gran Premio. Che il denaro possa risolvere ogni problema della Formula 1? Tale ipotesi appare piuttosto irrealistica anche se, per adesso, la crisi sembra essere stata scongiurata o, per lo meno, rinviata a data da destinarsi.
Senza alcun dubbio, c'è da ricostruire un retroterra culturale che, per troppo tempo, è stato messo in disparte a favore di dinamiche economiche volte solo a generare profitto. Gli appassionati di Formula 1 vogliono tornare a vedere gare 'ruota a ruota' in cui, fino all'ultimo secondo, tutto può accadere. Oggi, le gare sono troppo razionali ed hanno perso quell'appeal che, fino a pochi anni fa, teneva incollati alla TV i telespettatori. È quanto mai necessario far tornare la Formula 1 alle origini per archiviare definitivamente ogni genere di crisi.