Per il Cinecircolo Robert Bresson, la rassegna settimanale con film italiani e stranieri, realizzata dal Comune di Brugherio (Assessorato alla Cultura) in collaborazione con il Cineteatro San Giuseppe, mercoledì 23 e venerdì 25 febbraio 2011 alle ore 21.00, e giovedì 24 alle ore 15 e 21 verrà proiettato il film drammatico “LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI” di Saverio Costanzo, Isabella Rossellini, Alba Rohrwacher, Filippo Timi, Maurizio Donadoni, Luca Marinelli.
Anno: 2010. Nazione: Italia, Francia, Germania..
L'idea del film nasce dal libro omonimo di Paolo Giordano, che ha ricevuto i riconoscimenti letterari del Premio Strega e del Premio Campiello opera prima 2008.
La trama: I numeri primi sono divisibili soltanto per uno e per se stessi. Sono numeri solitari e incomprensibili agli altri. 1984, 1991, 1998, 2007. Lungo questi anni le vite di Mattia e Alice scorrono parallele senza mai riuscire a congiungersi. Alice e Mattia sono entrambi “primi”, entrambi perseguitati da tragedie che li hanno segnati nell’infanzia: un incidente sugli sci per Alice, che le ha causato un difetto a una gamba; la perdita della sorella gemella per Mattia. Due infanzie difficili, insomma, compromesse da un avvenimento terribile che segnerà le loro fragili esistenze. Tra gli amici, in famiglia, sul lavoro, Mattia e Alice, portano dentro e fuori di loro i segni del passato Quando da adolescenti si incontrano nei corridoi di scuola, riconoscono il proprio dolore l’uno nell’altra. La consapevolezza di essere diversi dagli altri non fa che accrescere le barriere che li separano dal mondo fino a portarli ad un isolamento inevitabile ma consapevole.
“Costanzo ricostruisce la sofferenza del vivere di Alice e Mattia quasi fosse il puzzle che quest'ultimo portò alla festa di compleanno di un compagno di classe che costituì l'atroce punto di non ritorno della sua vita. I pezzi di un puzzle si combinano per associazioni che ogni appassionato al gioco individua in modo diverso e finiscono con il determinare solo alla fine una struttura che origina dal caos di una miriade di pezzi. Così come le vite dei due protagonisti. Così come le vite di molti. Numeri primi divisibili solo per uno e per sé stessi in disperata e talvolta contraddittoria ricerca di una possibilità diversa”. (Giancarlo Zappoli)
Info:
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