Cos'è la creatinfosfochinasi
La
creatinfosfochinasi è un enzima coinvolto nella produzione di energia e si associa alla creatina.
Tale sostanza è presente:
1) nei muscoli (MM)
2) nel cuore (MB)
3) nel cervello (BB)
Perché fare questo esame del sangue
La CPK viene controllata attraverso le analisi del sangue per identificare eventuali danni al muscolo cardiaco (come l'infarto del miocardio) o anche polmonare.
I valori che scaturiscono dall'analisi possono indicare quanto sia grave un eventuale danno muscolare.
I valori di CPK in relazione a un infarto del miocardio sono rilevabili a partire da circa 5-6 ore dopo l'insorgenza dei primi sintomi e raggiunto il picco massimo a distanza di 24 ore.
Gli stessi livelli però si abbassano fino a tornare alla normalità trascorse le 48-36 ore anche in presenza di un danno cardiaco.
E' per questo che è importante intervenire nei tempi giusti per capire non solo quanto grande possa essere il danno ma anche in che punto preciso del muscolo è avvenuto.
Tale precisione è dovuta agli ultimi ritrovati della medicina, alle tecniche all'avanguardia e ad analisi mirate che prendono in considerazione anche i valori di mioglobina e troponina.
I valori normali di CPK e in particolare quello con esoenzima "MB" e in particolare la concentrazione nel siero dove sono presenti per l'esattezza due forme chiamate MB1 e MB2. Secondo valori normali il rapporto tra i due esoenzimi dovrebbe corrispondere a 1.
Quando invece è presente una necrosi del muscolo cardiaco aumenta anche il rapporto tra i valori dell'MB ed MM.
In rapporto agli interventi che invece possono essere eseguiti nell'area cardiaca, bisogna ricordare che tali valori si alternano naturalmente quando il paziente subisce un intervento (come per esempio l'inserimento di uno stent o un intervento a cuore aperto) e i valori sono utili anche per capire quanto lo stesso intervento è stato efficace.
I valori normali entro i quali dovrebbe mantenersi il valore di CPK sono tra 10 e 200 UI/l ma ci sono altre cause che potrebbero alterarli.
Per avere dei risultati attendibili riguardo a patologie cardiache solitamente l'indagine sui valori della CPK viene ripetuta nei 3 mesi successivi all'evento patologico.
La CPK e la distrofia muscolare
Un'altra causa che altera i valori della CPK è certamente una malattia genetica come la distrofia muscolare sotto diverse forme e in particolare quella di Duchenne e quella di Becker, da deficit di merosina o di adalina.
I valori in tal caso potrebbero risultare più altri anche di 10 volte.
Per quanto riguarda la trasmissione genetica di distrofie che denotano carenza di merosina o di adalina (dette anche x-linked) è la madre che trasmette il gene difettoso ai figli maschi nel 50% dei casi. Tuttavia la madre è solo portatrice sana di un cromosoma legato a una delle due "X", quindi anche le figlie saranno portatrici sane in quanto erediteranno l'altro cromosoma "X" sano dal padre.
La diagnosi delle distrofie avviene a seguito dell'esecuzione di uno sforzo muscolare in rapporto alla CPK del siero, confermata eventualmente da un esame del DNA che secondo le moderne tecniche risulta più attendibile.
Vedremo di seguito infatti che i valori della CPK possono essere alterati anche da un'intensa attività fisica.
Proprio riguardo all'attendibilità della misurazione dei valori della CPK è vero anche che nella distrofia di Duchenne gli stessi potrebbero risultare inferiore con il passare degli anni soprattutto in quei soggetti che hanno ancora la funzionalità deambulatoria. In tali soggetti un aumento dei valori non per forza indica un'aggravamento della patologia.
La CPK e l'attività fisica
Registrare dei valori alti della CPK non sempre indica la presenza di patologie, prova ne è il fatto che a seguito di particolari sforzi fisici, attività sportive intense come una partita a calcio o una maratona, possono risultare alterati.
Non è quindi il caso di allarmarsi anche quando si tratta di altre circostanze che andremo a illustrare.
Come detto la CPK è indicativa di danni muscolari quindi se durante l'attività fisica avviene un trauma basterà questo a far alzare i suddetti valori.
Tuttavia basta anche meno come per esempio una puntura intramuscolo o il caldo torrido dell'estate.
Il dubbio invece è legittimo nel caso in cui il soggetto manifesti particolare debolezza, diminuzione della massa muscolare, astenia eccessiva.
Lo stesso dicasi per i neonati che a distanza di mesi possono presentare livelli alti della CPK dovuto allo sforzo fisico subito durante il parto.
Anche i bambini che magari hanno trascorso una giornata a giocare all'aria aperta correndo o comunque muovendosi potrebbero avere una CPK decisamente alta se effettuano le analisi nel giorno successivo.
Oggi è caduta in disuso la credenza secondo cui avere i valori di CPK alti
significava essere in sovrallenamento e quindi era necessario interromperlo per un periodo.
Tutti questi esempi elencati fanno capo non certo a patologie ma a eventi parafisiologici.