Ispirato dal capolavoro letterario di Jean Giono, L'uomo che piantava alberi - racconto che narra il miracolo della semina, il valore dei piccoli gesti, l'amore per la natura, la terra, il mondo - il concerto di EquiVoci Musicali, nel decennale della sua fondazione, presenta la magia del repertorio vocale da camera europeo con esecuzioni di Mahler, Schumann e Debussy, le celebri sonorità della Gymnopédie di Satie e della Pavane di Fauré nonché l'incanto della suite n.1 per violoncello di Bach seguita dalle toccanti armonie vocali di Haendel. A completare il repertorio anche le suggestioni contemporanee di Kurtag, Pärt e Tiersen. Musiche capaci di richiamare il fascino della natura, degli alberi, dei fiori, della notte, della Terra tutta.
“Da dieci anni cerchiamo di rinnovare il rito del concerto classico– dice Rachel O'Brien – e cerchiamo di sperimentare nuove modalità espressive capaci di integrarsi con l'esecuzione dei brani. In questo caso avremo la parola recitata, con la presenza dell'attrice Elda Olivieri e la danza di Elisa Risitano. Il pianoforte di Stefano Giannini e il violoncello di Andrea Anzalone faranno da colonna sonora a tutto il racconto musicale. Il risultato è uno spettacolo-concerto molto intenso, emozionante, che in qualche modo apre nuovi orizzonti sia per i contenuti della storia che per la musica eseguita. Infatti abbiamo scelto musiche che, come la poesia, sono capaci di concentrare significati profondi, con semplicità e raffinatezza, in piccoli frammenti musicali. “Note per la semina” dunque, come il breve racconto di Giono, cerca di svelare l'armonia della Natura nascosta in un lied, in una chanson, in un'aria di Haendel come in un pezzo contemporaneo di Arvo Pärt.”.
Come la Pietà Rondanini, icona di agosto di ExpoinCittà esposta al Castello sforzesco, pietra grezza che sembra nascere come un albero prorompente dalla roccia, un «movimento inarrestabile del corpo del Cristo morto dentro il corpo della Madre, [...] fusi nel sublime non finito» (Luigi Serenthà) in cui i due corpi sembrano unirsi in un abbraccio, rompe e innova lo stile, così Note per la semina, distaccandosi dall'esecuzione classica puramente musicale, esalta la riconciliazione dell'uomo con la Madre Terra, la grande forza delle piccole querce, la sacralità della natura.
Sul palco il mezzosoprano Rachel O'Brien, la voce recitante dell'attrice Elda Olivieri, la danza di Elisa Risitano, il pianoforte di Stefano Giannini e il violoncello di Andrea Anzalone. Drammaturgia di Andrea Zaniboni.