Nel corso della seduta di martedì 20 luglio, il Consiglio comunale ha sottoscritto un'importante dichiarazione d'intenti legata alla suddivisione fra i Comuni di Cesano Maderno, Lentate Sul Seveso, Meda, Seveso e Barlassina dei proventi derivanti dalle opere modificative del tracciato autostradale Pedemontano. La cifra, ad oggi, ammonta a 60 milioni di euro.

In particolare, il documento impegna il Sindaco Marina Romanò e la Giunta Comunale a ribadire in tutte le sedi competenti come "l'unico criterio oggettivo utilizzabile sia quello relativo al budget ambientale, l'unico indicatore matematico non suscettibile di discussione essendo lo stesso direttamente parametrato al teorico danno indotto".

Il criterio è stato individuato a seguito "dell'impossibilità di trovare un accordo fra i vari Comuni coinvolti - si legge ancora nel testo - e ciò in virtù del fatto che ciascuna Amministrazione pretende di ottenere il maggior risultato possibile in ordine alla suddivisione dei fondi".

Così, in riferimento allo studio "Sistema viabilistico pedemontano lombardo" commissionato alla società Rigetti e Monte associati quale elaborato ufficiale da cui provengono i progetti di opere e misure compensative, è stato anche individuato l'aspetto del budget ambientale, che corrisponde alla sostanziale disabilità ambientale che i Comuni registreranno a tracciato ultimato.

Le proporzioni matematiche indicano un budget ambientale che per Cesano Maderno è pari al 28,19% a fronte del 26,92% per Lentate sul Seveso, del 20,58% per Meda, del 15,92% per Seveso e dell'8,39% per Barlassina.

"La medesima proporzione può essere estesa anche in fase di suddivisione dei proventi derivanti dalle opere modificative - prosegue il testo - si sottolinea inoltre come la quota del Comune di Cesano Maderno sia in realtà stimata per difetto, dal momento che il progetto preliminare è stato profondamente innovato in fase definitiva e di controdeduzioni alle osservazioni pervenute, con opere che di fatto dovevano essere realizzate a vantaggio del territorio e che oggi non verranno più eseguite".