All'interno del ciclo Riscoprire l'Europa. Uno sguardo dall'Est, venerdì 5 aprile 2019 alle ore 18,00 si terrà il terzo incontro col prof. Sante Maletta (Università di Bergamo) sul tema L'Europa ha un'anima? La ‘polis parallela' nell'esperienza cecoslovacca.
In un'Europa che non sembra sperare in un cambiamento o che, al massimo, si muove in nome di motivazioni puramente negative (la difesa dell'identità, la contrapposizione ai nemici esterni, ecc.), il dissenso anti-totalitario sviluppatosi nei paesi comunisti nell'era post-staliniana offre ancora oggi una prospettiva diversa.
In particolare, il dissenso in Cecoslovacchia è segnato dal tragico fallimento della Primavera di Praga (1968) che aveva evidenziato i limiti di ogni risposta meramente politica alla crisi del regime totalitario. Come appare evidente in Charta 77, il cuore del dissenso cecoslovacco è invece esistenziale e morale e ha la fortuna di trovare un'alta espressione culturale non solo letteraria (V. Havel, M. Kundera) ma anche filosofica, grazie soprattutto al magistero di Jan Patočka.
È proprio attraverso questa linea filosofica di stampo fenomenologico che la riflessione sulla propria esperienza da parte dei dissidenti si interseca con la questione dell'identità europea, nella consapevolezza che i problemi delle società del vecchio continente al di qua e al di là della Cortina di ferro hanno radici comuni nella modernità. Tali riflessioni mantengono tutta la loro provocatoria attualità ancora oggi.
Il progetto, organizzato dal Dipartimento di Lettere Filosofia Comunicazione dell'università di Bergamo in collaborazione con la Fondazione Russia Cristiana, è finanziato nell'ambito del bando di Ateneo per iniziative di Public Engagement 2019.