«A conclusione dei 12 mesi di ricorrenza dei suoi 50 anni, il bilancio è per tutti noi positivo. L'Università, come auspicavamo, è stata un'ambasciata culturale a disposizione del territorio che ha risposto con un'autentica partecipazione alle occasioni di dialogo e di ascolto per ricordare la nostra storia». Con queste parole il Rettore dell'Università degli studi di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini, ha reso noto il programma dell'inaugurazione dell'anno accademico 2018-2019 che, forte dei suoi 22mila studenti iscritti, martedì 11 dicembre vedrà il conferimento del dottorato honoris causa al professor Jean Tirole, economista europeo, il più importante esperto internazionale di economia industriale, insignito nel 2014 del Premio Nobel per l'Economia. L'economista terrà la Lectio Magistralis in «Moral Reasoning, Markets and Organizations».
L'Ateneo inaugura con un duplice programma in aula Magna, la cerimonia la mattina alle 11 e il concerto la sera a partire dalle 20.45, l'Anno Accademico 2018/2019 come segno conclusivo dello straordinario anno di eventi per il cinquantennale, i protagonisti dell'Università, a partire dai primi iscritti del 1968, e tanti ospiti illustri, i Rettori delle Università lombarde ma anche i rappresentanti delle relazioni internazionali dell'ateneo come il Presidente Morisako della Kyoto Institute of Technology, confermandosi un ateneo moderno e aperto al mondo.
L'inaugurazione dell'anno accademico vedrà anche la partecipazione di un'altra eminente personalità: il prof. Paolo Grossi, Presidente emerito della Corte Costituzionale, che curerà la Prolusione della cerimonia con la lectio «La Costituzione italiana: breviario giuridico e presidio del cittadino».
Agli ospiti d'onore il Rettore Remo Morzenti Pellegrini consegnerà le medaglie con il sigillo dell'Università di Bergamo disegnate da Attilio Pizzigoni, architetto e professore dell'ateneo, su modello dell'antica medaglia ritrovata in uno scavo di epoca medioevale.
La medaglia, che vuol essere espressione di un ponte tra il passato il futuro, riporta alcuni elementi iconici: il melograno, simbolo dell'accademia, il mirto, espressione di bellezza e vita anche oltre la morte, l'alloro, simbolo della conoscenza, uniti ad alcune nuove raffigurazioni che ben richiamano alla città di Bergamo e all'ateneo, come la facciata dell'ex chiesa di Sant'Agostino. Sul fronte campeggia la scritta “Universitas Studiorum Bergomensis 1968 – 2018”, sul retro si legge una frase di Ivano Dionigi che celebra i 50 anni dell'ateneo guardando a un futuro carico di promesse.
L'inaugurazione del nuovo anno accademico ha un duplice significato: innanzitutto di conclusione del cinquantenario. Ben 10 mila persone hanno partecipato ai 100 eventi organizzati dall'Ateneo per celebrare i suoi primi 50 anni di storia in 37 luoghi simbolo della provincia di Bergamo dalle sedi universitarie ai luoghi storici della città e della provincia.
Eventi che hanno coinvolto persone di ogni età in quanto dedicati alle aree tematiche più varie: arte, cinema, cultura, diritto, economia, edilizia, etica, geografia, letteratura, lingue, musica, natura, religione, società, sport, storia, teatro, tecnologia, tradizioni e finanche gioco per far partecipare anche i più piccoli. Un anno, dunque, durante il quale l'Università è uscita dai suoi spazi canonici per abbracciare la città intera. E l'interesse riscontrato, anche grazie alla partecipazione di ben 50 professori che hanno accompagnato i partecipanti durante gli incontri, è andato oltre ogni aspettativa: alle 10.000 partecipazioni agli eventi, infatti, vanno aggiunte le 90.000 visite al sito registrate tra gennaio e novembre.
In secondo luogo l'inaugurazione dell'anno accademico segna l'avvio di una nuova era in cui l'Università punta a rinnovare la sua immagine e a cambiare il suo volto in un'ottica di modernità e contemporaneità, seppur mantenendo saldi e riconoscibili i tratti identitari dell'Ateneo attraverso l'unione di tradizione e innovazione e un'immagine coordinata volta a valorizzarne la centralità come sottolineato da Paolo Buonanno, prorettore con delega alla ricerca scientifica e alla comunicazione istituzionale di ateneo nel presentare il nuovo sito, completamente rinnovato sia nella grafica sia nella fruibilità attraverso una navigazione finalizzata a valorizzare la centralità dell'utente e il nuovo video istituzionale di Ateneo.
E a coronamento del 50° Anniversario, il Concerto per Coro e Orchestra del Conservatorio «Gaetano Donizetti» di Bergamo in programma martedì 11 dicembre alle 20.45 nell'aula magna di Sant'Agostino. Dirigerà l'orchestra il maestro Pieralberto Cattaneo e il coro i Maestri Cristian Gentilini ed Elisa Fumagalli. Saranno eseguiti: adagi e allegri di Wolfgang Amadeus Mozart, di cui in particolare si segnalano le parti corali della Messa di Requiem in Re minore K626, e l'Inno d'Europa di Ludwig van Beethoven.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i sostenitori delle celebrazioni dei 50 anni dell'Università, tra cui il Cavaliere al Lavoro Domenico Bosatelli, presidente di Gewiss spa, insignito dalla laurea ad honorem dall'Università nell'anno accademico 2003-2004, che ha dichiarato: «In 50 anni l'università di Bergamo ha contribuito concretamente allo sviluppo della città. Sono quindi onorato di partecipare a questo importante traguardo, perchè mi fa piacere ricordare lo spirito che ha animato la fondazione nel 1968, ma soprattutto perchè si celebra l'università come motore dello sviluppo culturale, sociale ed economico di Bergamo. Un ruolo che è stato costruito grazie al dialogo con la cittadinanza, con le istituzioni e con le forze economiche del territorio e che permetterà all'ateneo di continuare a crescere anche in futuro a livello internazionale».
Oltre al presidente di Gewiss presenti anche: Gianfranco Masper, membro del CdA di Uniacque spa, Emanuele Beschi, direttore dell'Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Donizetti” di Bergamo, Pieralberto Cattaneo, vicedirettore dell'Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Donizetti” di Bergamo e direttore del concerto e Cira Jannaccone, funzionaria Poste Italiane che ai 50 anni dell'Università degli studi di Bergamo hanno dedicato uno speciale annullo filatelico e una cartolina in tiratura limitata di 1000 esemplari, che riproduce l'immagine dell'Università degli Studi di Bergamo - Sede di Sant'Agostino.