Nel corso dell’ultimo consiglio comunale (11 febbraio) il gruppo ‘Gente in Comune’ ha presentato una mozione avente ad oggetto il servizio idrico integrato, alla quale la maggioranza ha espresso voto contrario. Queste le motivazioni che sono state addotte nel corso della seduta stessa. La linea e posizione politica che questa Amministrazione ha tenuto e intende mantenere in tema di servizio idrico è chiara ed è quella già espressa dal Sindaco nella seduta consiliare del 22 dicembre 2011, così riassumibile:
- Valorizzazione delle gestioni pubbliche esistenti (patrimonio sia dei comuni che dell’utenza con riferimento alle aziende che attualmente gestiscono il servizio idrico) attraverso la loro unione in una sola società tanto da formare un blocco compatto con un unico consiglio di amministrazione che avrebbe così nella sostanza e non teoricamente la maggioranza nella società mista. Questa posizione è corroborata dal fatto che anche in sede di Amministrazione Provinciale ci si sta muovendo verso l’unificazione di tutte le aziende che gestiscono il servizio idrico in un unico ente che ricoprirà il 60% della futura società mista;
- Coinvolgimento nella gestione del privato con un adeguato controllo pubblico con specifico riferimento alla formazione della tariffa;
- “Svelenire” il clima politico che ha trasformato quella che dovrebbe essere la ricerca - con senso di responsabilità da parte delle forze politiche - di una gestione la più efficace ed economica possibile per il cittadino, in un conflitto ideologico in cui il cittadino è strumentalizzato in tal senso.
L’acqua è un bene pubblico: questo è già indicato dalla nostra Costituzione e dal codice dell’ambiente, per cui è un dato acquisito ed è inutile ribadirlo.
Si ritiene che la mozione presentata non aggiunga nulla a quello che è stato detto ed è stato fatto se non alimentare un dibattito che, per quanto riguarda la ricerca della migliore gestione, è negativo alla soluzione del problema.