Parliamo di tecniche di stampa per contenuti grafici, e parliamo in particolare di una tecnica innovativa nata nell'ambito dell'approccio basato su offset, sempre più utilizzata in giro che è quella che va sotto il nome di “stampa con retino stocastico”.
La stampa basata su retino stocastico può essere realizzata solo in quelle tipografie che dispongono di particolari sistemi tecnologici chiamati “computer to plait”, ovvero dei sistemi in grado di trasferire testi ed immagini dal computer su cui sono stati disegnati alla lastra che verrà poi utilizzata per la stampa. Si tratta di un nuovo approccio alla stampa grafica, utilizzato già da
diverse tipografie online come la nota 4graph.it.
La caratteristica principale della tecnica con retino stocastico è quella di stampare le immagini non attraverso dei punti, come avviene nelle stampe tradizionali (per pixel), ma attraverso una precisa trama di linee. In pratica quello che avviene in fase di produzione è che la stampante con retino stocastico butta giù le immagini da riprodurre “stendendo” una dopo l'altra diverse linee basate a loro volta sui quattro colori principali del ciano, del magenta, del giallo del nero.
La differenziazione delle linee e delle sfumature all'interno dell'immagine si realizza dando di volta in volta diversa intensità alle linee dei quattro colori principali del ciano, del magenta, del giallo e del nero.
Quali sono i vantaggi della stampa con retino stocastico? Per comprenderli bisogna, come detto, partire dal nuovo “focus” che non è più il singolo pixel ma le linee; grazie a questo nuovo approccio, soprattutto se si guarda l'immagine da vicino, non si ha più la fastidiosa sensazione di sgranatura delle forme tipica delle stampe tradizionali. Al contrario le forme appaiono più omogenee e naturali, con una qualità che è assimilabile per nitidezza e definizione dei colori a quella della stampa fotografica.
Inoltre grazie alla stampa con retino stocastico è anche possibile ottenere dei contenuti con una gamma cromatica nettamente superiore rispetto a quella massima raggiungibile dalle tecniche basate sul retino tradizionale; un vantaggio quest'ultimo percettibile non solo da parte degli addetti ai lavori ma anche da parte del pubblico e dei clienti.
Viene tra l'altro ridotto, se non proprio eliminato, quello che in gergo tecnico si chiama
”effetto moirè”. Si tratta di quella fastidiosa interferenza che viene fuori quando si crea un fuori registro tra la trama dell'immagine stampata e l'inclinazione dei suoi colori.