domenica, 13 settembre 2015Mercatino Enogastronomico della Certosa sulla Strada delle Abbazie
MEC - Mercatino Enogastronomico della Certosa
Turismo - Itinerari |
09:00 |
Corte dei Cistercensi, Morimondo (Mi) |
347 726444
www.agenziareclam.it
www.prolocomorimondo.eu |
DESCRIZIONE MANIFESTAZIONE
Domenica 15 Settembre il Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia va in trasferta con il suo carico di eccellenze enogastronomiche made in Pavia, Oltrepò e Lomellina. L'appuntamento è alle porte di Milano, a Morimondo a partire dalle 10 del mattino presso la suggestiva Corte dei Cistercensi vicino all'Abbazia, gioiello dell'architettura romanica lombarda.
Sulle bancarelle dei produttori che aderiscono al Farmers' Market della Certosa di Pavia Varzi DOP (prodotto con l'utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale), salame d'oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina. E poi distillati, birre artigianali, grappe, digestivi, liquori e creme per torte e gelati; specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d'occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra del vicino Monferrato. Non mancheranno poi i prosciutti ed il paté di fegato d'oca della Lomellina, vini DOC dell' Oltrepo Pavese e del Monferrato, formaggi tipici, riso del Pavese, miele, funghi, le dolci offelle di Parona, succhi di frutta e salse, pane di farro e frutta secca, integrale, Senatore Cappelli, grano saraceno e riso in purezza. Per i golosi del dolce anche confetture e composte. Patate e per i più coraggiosi cipolle e aglio appena raccolti. Da Mornico Losana poi lo zafferano della fattoria La Robinia.
Una domenica a tutto gusto dove ci sarà spazio anche per musica e laboratori artistici in un piccolo comune alle porte di Milano che è stata dichiarata Città Slow e che fa parte del circuito dei Borghi Più Belli d'Italia.
Un' occasione per coniugare al piacere del buon cibo quello della meraviglia di trovarsi in un luogo bellissimo e carico di storia e spiritualità come l'abbazia di Morimondo.
Domenica 13 Settembre 2015
Dalle 10 alle 18
Corte dei Cistercensi, Morimondo (Mi)
Ingresso gratuito
Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it; www.prolocomorimondo.eu
L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare.Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522. Si compone di 70 stalli divisi in 2 ordini; negli scranni sono raffigurati motivi simbolici.Sul fianco destro della chiesa si apre il chiostro, dove affacciano le varie parti del monastero, più volte riprese e rimaneggiate nel tempo. Il lato est è il piu' antico, con la sala capitolare, il sovrastante dormitorio, il "parloir" e la "sala di lavoro" dei monaci. Sul lato sud si affacciano il "calefactorium" (unico locale riscaldato) e il refettorio. L'ala dei conversi, lato ovest, è quella che ha subito maggiori trasformazioni.