I due importanti eventi avvenuti qui a Milano lo scorso fine settimana, ossia il corteo di sabato per ridurre la possibilità di abortire tramite l'abrogazione parziale della Legge 194 e la veglia di domenica a favore della famiglia naturale e del diritto dei bambini ad avere un padre e una madre, conducono alla naturale riflessione sull'importanza della maternità nella vita delle donne e più in generale nell'intera società.
«In questo senso il CDU - dichiara Lorenzo Annoni del CDU di Milano - si schiera dalla parte della gravidanza e delle mamme, contrastando apertamente la scelta di ricorrere all'aborto! Inoltre, è concreto l'interessamento verso la promozione della maternità in termini di norme e misure fiscali, previdenziali e di diritto del lavoro».
Ormai da alcuni decenni la società italiana è caratterizzata da un tasso di fecondità in calo e che oggi ha raggiunto il suo livello minimo: l'Italia è uno dei paesi con meno nascite in Europa, al di sotto del numero necessario per il semplice ricambio generazionale.
Premesso che la scelta di procreare rientra nella libertà dei singoli individui, e pertanto non può essere né imposta né tantomeno ostacolata, tocca allo Stato il compito creare le giuste condizioni affinché le famiglie possano mettere al mondo, crescere ed educare i figli che desiderano.
«In tale ottica - dichiara Lorenzo Annoni del partito CDU di Milano - si dovrebbe aprire una riflessione sull'utilità di introdurre anche in Italia il congedo per maternità di almeno un anno, con retribuzione mensile costante di circa 750 euro e piena copertura previdenziale. In dettaglio, si dovrebbero superare i vincoli alla base dell'attuale normativa così da rendere il congedo di maternità indipendente dal tipo di contratto di lavoro e dalla situazione lavorativa e reddituale della madre prima della gravidanza. Appare opportuno segnalare che in Germania - prosegue - è in vigore da anni un simile meccanismo: proprio la sua introduzione ha favorito una - seppur lieve - ripresa della natalità e ha notevolmente agevolato la vita quotidiana delle madri con uno o più figli piccoli».
«Mi preme dunque sottolineare - chiosa Lorenzo Annoni – l'utilità di prendere spunti dalle disposizioni delle politiche pro famiglia della nazione tedesca, perché si tratta di misure efficaci, sostenibili da un punto di vista finanziario e adottate da uno Stato con il nostro stesso problema di trend demografico».
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