Jacqueline Domin è tra i rinomati artisti protagonisti della mostra collettiva, inaugurata dal critico Vittorio Sgarbi in data sabato 17 gennaio, presso il secolare Museo Gipsoteca Canova a Possagno. La mostra resterà allestita nella suggestiva cornice museale fino al 10 febbraio 2015, con la direzione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes.
La Domin con i suoi coinvolgenti scatti fotografici ha partecipato di recente alla grande mostra di "Spoleto incontra Venezia" curata da Sgarbi, che nell'apprezzarne il talento creativo ha dichiarato su di lei "Pratica la fotografia come un approfondimento della conoscenza, dato che il suo obiettivo è cogliere un'essenza, un'idea di pura luce".
Sullo stile originale della sua espressione artistica è stato commentato "Nelle fotografie dell'artista francese traspare una luce -rivelativa- che rende i paesaggi icone, immagini sacre. Il suo occhio si lascia guidare dal biancore luminoso per insinuarsi nei pori della natura, oltre le superfici dei veli d'acqua e le onde vedi delle pianure erbose e aprirsi a tutte le gradazioni dell'iride. Tonalità pastello sempre una gradazione sopra o sotto il colore del reale, capaci di allacciare i fili segreti, che uniscono il microcosmo al macrocosmo: l'infinitamente piccolo con l'infinitamente grande".
La Domin spiega "Uso spesso la tecnica macro, ma senza l'obiettivo macro, guardo e fotografo il piccolo da molto vicino e lì vedo spesso l'infinitamente grande". Il guardare si converte dunque in "vedere, sentire, toccare e testimoniare" la bellezza della natura, al di là di ogni pretesa documentarista di ordine interpretativo e intellettuale. Non usa il flash, le bastano i riflessi prodotti dai riverberi naturali, perché' si affida alla straordinaria potenzialità purificatrice della luce.