L'indagine Istat che annualmente indaga sulle abitudini degli italiani in merito alla lettura fornisce risultati incoraggianti: nel Bel Paese si legge in particolare nella fascia d'età compresa tra gli 11 e i 17 anni. La lettura riguarda specialmente chi appartiene al gentil sesso, chi possiede un buon grado di istruzione e chi vive al Nord, con una particolare propensione a leggere tra gli abitanti della Lombardia.
Dall'indagine risulta infatti una percentuale di lettori del 52% contro il 48% attribuito al Centro e un ulteriore calo al Sud.
I più portati a passare qualche ora con un libro in mano, infine, sono le persone provenienti da famiglie dove si è sempre dato valore a questo piacere e dove le librerie cariche di volumi non mancano. Anche in questo caso, la Lombardia si colloca al primo posto sulla media nazionale con una percentuale di circa 100 libri per ogni casa. Ottima quindi l'idea di regalare un libro per Natale, magari
sfruttando l'opportunità di buoni e codici sconto sempre più ricercati tra le tante offerte che si possono facilmente trovare on line. Altre possibilità di risparmiare si possono trovare nei mercatini o nelle librerie che vendono volumi di seconda mano.
Cosa mettere dunque sotto l'albero? Sicuramente una copia dei libri più amatie che durante l'anno hanno maggiormente riscosso il favore dei lettori. Ai fedelissimi di Andrea Camilleri farà piacere ricevere l'ultima avventura del giovane Montalbano "Avventura in mare aperto e altre indagini" .Per rimanere in ambito di indagini poliziesche, e visto che in Lombardia si legge parecchio, ci si può orientare su "Arrigoni e l'omicidio di via Vitruvio" , ambientato proprio nel capoluogo lombardo come, del resto, è solito fare l'autore Dario Crapanzano. Di altro genere ma sempre eccellenti anche "il dio del deserto" scritto da Wilburn Smith e "Il confessore" di Jo Nesbø.
Regalare un libro, stando a quanto affermano le ultime ricerche scientifiche, contribuisce anche ad aumentare il benessere psicofisico del destinatario del dono. Contrastando il vecchio adagio che colloca i lettori nell'ambito delle persone introverse e solitarie, ecco che, a sorpresa, la scienza smentisce questa diceria. L'indagine scientifica, basata su soggetti tra i 18 e i 75 anni di età, lettori di best seller, articoli scientifici, volumi storici, romanzi e altri generi, ha infatti messo in luce diversi vantaggi che si possono ricavare da una buona lettura. In primo luogo aumenta l'empatia e viene promossa la capacità di stare bene con sé e con gli altri, migliorano i rapporti professionali, si impara a mettersi nei panni altrui e, di conseguenza, si è più portati a comprendere il prossimo.
Ma questo, naturalmente, non è tutto. L'immaginazione, specialmente nel caso dei lettori più piccoli, prende il volo e avvia a un percorso intellettivo che sviluppa l'intelligenza emotiva. Secondo i ricercatori del VU University Medical Centre di Amsterdam, la trasformazione individuale promossa da un buon libro non termina con la chiusura del volume, ma continua per oltre una settimana a partire dal momento della lettura. L'effetto positivo dura quindi nel tempo, lasciando che spezzoni della storia emergano qua e là nella mente, provocando emozioni, stimolando la fantasia e portando il lettore, se pur momentaneamente a riposo, in un universo assolutamente personale.
La lettura ci permette anche di lasciarci alle spalle buona parte dello stress quotidiano, a tutto vantaggio della mente ma anche del corpo che non può far altro che avvantaggiarsi da questo stato di relax. Aprire un volume e leggerne il contenuto regala una via di fuga dai guai, dall'ansia, dalle difficoltà. La concentrazione aumenta, insieme alla serenità e, per un po' di tempo, ci si può prendere un po' di pausa da preoccupazioni e affanni.