Nel contesto della grande mostra di "Spoleto incontra Venezia" che si svolge con acclarato apprezzamento all'interno di due rinomate strutture veneziane, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich, dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, è possibile ammirare opere di artisti illustri tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, José Dalì con la curatela del critico Vittorio Sgarbi e l'organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes.
Nel novero esclusivo dei partecipanti si inserisce l'affermato scultore Aldo Falchi, orientato verso l'arte figurativa per una predisposizione innata e per l'esempio del padre pittore Paride scomparso nel 1995 e anch'egli nella cerchia dei selezionati per il prestigioso evento, in ricordo commemorativo al suo prezioso operato artistico.
Nel 1993 il Professor Arnaldo Maravelli ha scritto di lui "Ma l'avventura artistica di Aldo Falchi ormai ininventariabile per la generosa prodigalità, con cui ha profuso nello spazio e nel tempo, annovera ancora opere su opere di squisita fattura e di commossa e commovente forza evocativa, espressione eccelsa delle genialità artistica mantovana e universale, che per essere appartata dalle mode e dalle effimere voghe di un tempo malato di distrazione e di frettolosa superficialità, non ancora compresa e valorizzata nella sua poderosa importanza qualitativa e quantitativa".
Il Professor Benvenuto Guerra dichiarò nel 1988 "Considerando la vasta e complessa produzione di Aldo Falchi si rimane vivamente impressionati dal mai sopito spirito di ricerca e dall'alta e costante qualità delle opere da lui realizzate come disegnatore e come scultore".
Nel parlare del suo talento stilistico Renzo Margonari disse nel 1983 "Certo Aldo Falchi non ha nulla a che spartire con le ricchezza dell'avanguardia: è invece un moderno manierista. Lo determina in questo rifiuto una troppa viva passione per la finezza e la bella fattura. Tra l'avventura e la qualità estetiche egli ha decisamente scelto la qualità".