Abbiamo intervistato il brillante imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti, ideatore di uno dei grattacieli milanesi più in voga del momento, la Giax Tower, per chiedere il suo parere sulla televisione italiana, dal Grande Fratello ai talent show.
1- Dal momento che lei è amico di diverse personalità dello spettacolo e quindi è anche abbastanza pratico di comunicazione, che ne pensa che si ripropone in TV, dopo 13 anni, ancora il format del Grande Fratello?
Sicuramente c'è una grande differenza tra la prima edizione e quella di quest'anno. Nata nel 2000 in Italia dal format della Endemol, la trasmissione ha avuto un successo iniziale incredibile, con picchi di ascolti straordinari. Pian piano poi è stato sempre meno seguito, al punto che nel 2012 hanno dovuto tagliare le puntate e nel 2013 non l'hanno proprio fatto. Adesso è in corso la 13esima edizione, ma sebbene desti ancora un po' di curiosità, diciamo che è abbastanza passato di moda.
2- E dei programmi di risata, tipo Colorado e Zelig?
Quando non lavoro mi piace guardare questo tipo di programmi. Li considero freschi e divertenti. Dopo tutte le notizie di cronaca nera che danno i media e i problemi che ci sono nel Mondo e che ognuno di noi deve affrontare ogni giorno, la comicità è sempre ben accolta, perché ha il potere di farti distendere la mente e vedere tutto con più leggerezza.
3- Lei che è molto all'estero, soprattutto in Gran Bretagna, vede una differenza tra la tv inglese e quella nostrana?
Le differenze ci sono, ma non ne vedo di enormi, in quanto i format di talent e reality, sono uguali sia in Italia che in Inghilterra, come anche per le serie televisive straniere, che da noi vengono trasmesse nella nostra lingua. La televisione comunque, è l'espressione della cultura e della politica di un Paese, per cui il piccolo schermo non è altro che uno specchio della società.
4- Pensa che possano davvero utili i talent show che oggi spopolano nel Mondo e in Italia?
Diciamo che questa "rivoluzione" dei talent show ha portato la televisione ad essere molto più accessibile e raggiungibile rispetto ad anni fa. Sono dell'idea che possano essere utili, perché danno alle persone e soprattutto ai giovani talentuosi la possibilità di farsi conoscere ed apprezzare per le proprie doti. Possono essere degli ottimi trampolini di lancio se sfruttati nel modo giusto.
5- Persino un suo collegata imprenditore, si è cimentato nel farne un talent! Se le chiedessero di partecipare come reagirebbe?
Certamente sarebbe interessante, ma con il lavoro che faccio sarebbe impossibile! Ho molti cantieri in costruzione ed altrettanti progetti in giro per il Mondo, quindi non riuscirei proprio a sacrificare la mia professione.