Durante l'incontro, organizzato da Agenzia Promoter, di Salvo Nugnes, i due autori hanno offerto uno spaccato, in parte inedito, della vita di Marilyn, raccontato e riflesso nelle storie di dieci importanti uomini, che durante la sua straordinaria, quanto breve esistenza, l'hanno amata o semplicemente avuta, portando un assaggio, oltre che del libro, anche dello spettacolo teatral-musicale omonimo, recitando, in accompagnamento con la chitarra acustica, una poesia di Pierpaolo Pasolini dedicata alla Diva.
Di seguito l'intervista agli autori Morgana Montermini e Enrico Monti.
PENSI A 3 AGGETTIVI, PER DEFINIRE MARILYN COME ATTRICE;
Enrico Monti - Potrei definirla come, naturalmente attrice, poiché recitava e si muoveva come un'attrice esperta, fin da inizio carriera, poi era più preparata di quanto non pensassero gli addetti ai lavori e l'opinione pubblica e infine era persona "acculturata" e si dedicava a letture impegnative, tra cui "Ulisse" di James Joice.
SI CONSIDERA AFFINE E SOMIGLIANTE A MARILYN?
Morgana Montermini - Fisicamente, anch'io sono bionda, morbida e formosa, ma la principale affinità, che sento di avere con Marilyn è l'intenso amore per il jazz e fin dall'infanzia, lei è stata la musa ispiratrice, per accrescere la mia inesauribile e viscerale passione per il jazz e la musica in generale, che io concepisco come musicoterapia, intesa come musica del benessere e antidepressiva. Sono convinta che, se Marilyn non avesse intrapreso la carriera di attrice, avendo una vera anima da musicista, sarebbe diventata famosa come interprete jazz, di innato talento.
DA MEDICO, IN CHE MODO RITIENE POSSA ESSERE STATA ALTERATA L'AUTOPSIA DI MARILYN?
Enrico Monti - Penso che, l'alterazione sia stata compiuta sulle prove tossicologiche, in cui si poteva agevolmente falsificare gli esiti, manipolandoli, o recuperando il sangue e le urine da qualcun altro, malato o intossicato cronico, oppure mistificando i valori ottenuti, dagli esami effettuati. Peraltro, in via rettale è stata iniettata una sostanza, chiamata cloralio idrato, che sembra abbia accelerato o addirittura favorito il suo decesso.
ATTUALMENTE C'E' UN'EREDE DI MARILYN?
Morgana Montermini - Direi proprio di no, perché Marilyn trasmetteva un'emozione unica ed imparagonabile, era una dama bianca, aveva in sé qualcosa di magico e indescrivibile. E anche a livello fisico, nessuna può essere considerata una degna erede di Marilyn.
UNA FRASE CHIAVE PER DEFINIRE CIASCUNO DEI "DIECI UOMINI DI MARILYN";
Enrico Monti - Arthur Miller era borioso e saccente; Bob Kennedy era un idealista inconcludente; Clark Gable nutriva un amore paterno, un sentimento di affettuosa protezione; Frank Sinatra pensava solo alla carriera, molto egoista ed egocentrico; Ralph Greenson, in quanto medico psichiatra di fiducia di Marilyn, rappresenta il tradimento della psicanalisi; Johnny Hyde era il brutto, che sognava l'amore impossibile di Marilyn; Joe di Maggio era veramente innamorato di Marilyn e lo è stato per tutta la vita; John Kennedy era bramoso di fama e potere e privo di sentimenti; Sam Giancana era un vero speculatore malavitoso; Yves Montand era il guascone, fintamente innamorato, il tipico latin lover casanova.
QUANDO E COME E' NATO L'OMONIMO SPETTACOLO TEATRAL MUSICALE?
Morgana Montermini - La prima teatrale di questo spettacolo, da noi ideato, che riprende il titolo del libro, è stata fatta quasi a porte chiuse, in un teatro in provincia di Reggio Emilia. Abbiamo, volutamente, scelto la data del 9 Novembre, in quanto è un giorno simbolico speciale e molto ricorrente nella vita di Marilyn, per varie situazioni ed eventi connessi. Presto speriamo di poter organizzare un vero debutto ufficiale. Nello spettacolo, vengono descritti aneddoti, episodi e vicende su Marilyn, come una sorta di diario di bordo. E' corredato anche da una proiezione originale, che funge da scenografia.
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