Dalmine, 26 ottobre 2010 – Sono state approvate lo scorso 19 ottobre dal Consiglio comunale le Linee Guida del Piano del Governo del Territorio, il progetto che supererà l’attuale strumento urbanistico, ossia il Piano Regolatore Generale (PRG).
Un percorso intrapreso il 18 marzo 2010 con l’avvio ufficiale dei lavori annunciato nell’ambito del workshop “Politiche Urbanistiche per la rigenerazione di Dalmine”, e che ha l’ambizioso obiettivo di giungere alla trasformazione qualitativa della città e al miglioramento della vita di abitanti e di utenti. Prioritario è quindi il “valore di abitabilità” del territorio.
«In questi mesi – spiega Fabio Facchinetti, Assessore all’Urbanistica e Edilizia - abbiamo raccolto tutte le informazioni necessarie per predisporre delle Linee Guida che ci permetteranno di affrontare la progettazione e la pianificazione del territorio in termini “non astratti'”, assumendo ovviamente decisioni importanti per Dalmine, siano esse novità o riconferme. Questo grazie innanzitutto al coinvolgimento e alle proposte, critiche e costruttive, del tessuto socio-economico di Dalmine; ma anche attraverso il contributo di importanti interlocutori a livello provinciale e locale. Ovviamente le scelte che faremo dovranno tenere in considerazione della mancata attuazione di gran parte delle previsioni del PRG vigente che hanno di fatto "congelato" l'espansione della città per i prossimi 20anni».
Attraverso le Linee Guida, il nuovo strumento urbanistico cercherà dunque di non ampliare Dalmine ma di riordinarla, qualificarla e ammodernarla, per riconfermarne la vocazione di città di produzione e della ricerca, cercando comunque di tutelarne e valorizzarne le risorse e di preservare quella sua connotazione di "città giardino" fatta di case e non di lottizzazioni intensive, pensando prima di chiunque altro ai cittadini già residenti a Dalmine. «Il motto "e plurius unum, de tance ü" - conclude l’Assessore - esprime l'intento di un progetto pluridisciplinare quale è il PGT, ossia fondere ulteriormente le molte potenzialità dei sette quartieri di Dalmine, ognuno dei quali equiparabile ad uno dei tanti comuni della bergamasca, per migliorane la vivibilità».