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Ieri sera in Consiglio Comunale la discussione sull'ordine del giorno a firma del capogruppo del neonato Gruppo Indipendenti, formato dal sindaco e da numerosi scissionisti dell'ex PDL locale, ha rivelato due cose.
La prima è che Segrate non ha più una maggioranza. L'ordine del giorno, il documento politico fondante del nuovo assetto di governo, ha avuto 10 voti a favore mentre ben 15 consiglieri hanno votato contro o si sono astenuti.
La seconda è che lo sbandierato proposito di contenimento delle spese comunali, oggetto dell'ordine del giorno, nasconde dietro una cortina fumogena di buone intenzioni un attacco al volontariato segratese. L'ordine del giorno, articolato in nove punti, ne dedica cinque alla riduzione dei costi della politica proponendo tagli e riduzioni varie, quasi nessuna concretizzabile in quanto le indennità sono fissate da leggi e non possono essere fissati dal comune. Fumo negli occhi.
La voce che invece porterà vantaggi ai conti comunali è questa:
Razionalizzazione ulteriore della gestione degli immobili comunali (es.: utenze e pulizie a carico del concessionario)
E chi sono questi concessionari? Decine di associazioni segratesi. Sono la Fraternita di Misericordia, le associazioni sportive, il volontariato sociale, gli scout e i gruppi di acquisto su cui si abbatterà una “legnata” di costi insostenibili per i volontari e le loro possibilità di autofinanziamento.
Per favore, cominciamo da qualche altra parte a risparmiare: le feste, per esempio, gli eccessi dei lavori pubblici, le spese di comunicazione per le quali il Comune di Segrate è indicato come il più attivo in tutto l'est Milano.
Paolo Micheli
Capogruppo consiliare di Segrate Nostra
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