Le allegre comari di Windsor, celebre commedia di Shakespeare, è un’opera dalla trama aggrovigliata, composta da molte sotto-trame che si intrecciano e collegano tra loro i vari personaggi che ruotano intorno al protagonista: John Falstaff. Pur essendo una commedia divertente, Le allegre comari di Windsor mostra quanto spietato moralismo ci sia all’interno di una cittadina e con quanta sottile crudeltà venga trattato il fastidioso, vecchio ubriacone Falstaff. Ciò che ci ha convinti a scegliere questa commedia è stata proprio la possibilità di
giocare su toni sarcastici e grotteschi e sulla contrapposizione tra gli abitanti di Windsor e il protagonista, ostentatamente moralisti gli uni, senza freni inibitori l’altro. Falstaff infatti è un uomo dal passato valoroso, ormai dedito al bere e alla truffa, che innesca il gioco teatrale spedendo, con il solo scopo di ottenere vantaggi economici, due identiche lettere di corteggiamento a due stimate e ammogliate cittadine di Windsor. È una figura che per noi si rivela patetica, un clown inconsapevole che ha perso ogni dignità e per questo viene punito e crudelmente beffato su iniziativa delle allegre comari e con la complicità di tutta
la rispettabile comunità. Il solo sguardo esterno a questo mondo chiuso e falso è quello di Anna Page, spettatrice della crudele commedia messa in atto dai suoi concittadini, che funge quasi da narratore e accompagna gli spettatori nei segreti nascosti di Windsor.