Il "Sole 24 ore" di lunedì 20 giugno ha presentato, con notevole rilievo, una scheda riepilogativa della situazione dei 103 comuni italiani capoluogo di provincia per quanto concerne le spese di personale in relazione ai parametri obbligatori imposti dalle recenti leggi finanziarie dello stato e in particolare dalla manovra d'estate dell'anno 2010. Fra i Comuni in regola e con un coefficiente definibile come "virtuoso" vi è Cremona che si attesta ad un peso percentuale pari al 33,0% da considerarsi estremamente lusinghiero. "Tale percentuale, riassumibile agli anni 2009 e 2010 -- dichiara al riguardo l'assessore al personale Maria Vittoria Ceraso - rende onore alla politica intrapresa in tema di personale dalla Giunta Perri la quale, nonostante sia riuscita a stabilizzare ben 32 lavoratori precari a decorrere proprio dal 31 dicembre 2010, non ha assolutamente perso di vista la necessità di procedere ad un contenimento dei costi. Infatti si può affermare che ancora prima di rimettere mano all'assetto organizzativo dell'Ente e al numero delle posizioni dirigenziali (oggi ridotte a 16), la situazione dei conti appare estremamente monitorata e in linea con le politiche dichiarate dal Sindaco nel programma di mandato."
18 Comuni invece, tra i quali alcune importanti città del nord Italia come Torino, Trieste e Genova, sono risultate in condizioni deficitarie a tal punto che la percentuale riferita in rapporto alle spese correnti totali supera il limite massimo del 40%. Questo può far incorrere nel blocco totale delle assunzioni e nell'impossibilità di applicare le parti decentrate dei contratti nazionali di lavoro soprattutto in materia di produttività e di salario accessorio. Altri 25 Comuni, oltre ai 18, compaiono in una fascia definita a rischio, facendo ipotizzare la loro precarietà e le loro effettive difficoltà che andranno a riscontrare se non invertiranno la tendenza sul contenimento delle spese di personale. A questo punto è giusta la domanda che si pone il principale quotidiano economico nazionale: essere deficitari o a rischio porterà veramente ai Comuni una conseguenza in termini negativi? E i Comuni virtuosi, come Cremona, potranno godere di maggiori trasferimenti secondo le nuovo regole del Patto di Stabilità e del Federalismo Fiscale che i sindaci italiani stanno richiedendo ad alta voce?
"A proposito dell'area della dirigenza -- risponde l'assessore Ceraso - è ormai noto che è stato depositato all'esame delle commissioni parlamentari il testo di un Decreto Legislativo di modifica del D.Lgs 150/2009 'Brunetta' nel quale si ipotizza il ripristino della famosa percentuale del 18% dei posti d'organico dedicabile ad assunzioni dirigenziali a tempo determinato rispetto ai dirigenti in ruolo già presenti. Il che supporta ampiamente la scelta della Giunta di darsi un termine entro il 30 settembre 2011 per ridefinire l'assetto dirigenziale ed il numero dei posti, evitando di adottare soluzioni affrettate prima di conoscere nel dettaglio le nuove opportunità normative. Nonostante il periodo quindi di attesa, la Giunta nella seduta di oggi, giovedì 23 giugno, ha adottato un nuovo sistema di valutazione del personale e di misurazione dei risultati raggiunti che entra in vigore quest'anno e che valorizza essenzialmente il merito dei dipendenti."