Siamo quest’anno alla quinta edizione del Ritmo delle città e come ogni estate non mancano le novità sul fronte di questa manifestazione che possiamo considerare ormai consolidata nel panorama cittadino, provinciale e lombardo.
Proprio a partire dal 2011 incomincia un triennio di collaborazione con Fondazione CARIPLO che, pertanto, grazie a questo accordo, garantisce il suo sostegno in modo continuativo. Ciò significa che sarà possibile programmare in tranquillità, con uno sguardo più ampio, e che si potrà contare su un quadro di stabilità di rapporti con i partner ideativi e organizzativi.
Accanto al fondamentale contributo di Fondazione CARIPLO continuano, nel 2011, ad assicurare il loro altrettanto basilare apporto economico il Comune di Milano con i quattro assessorati Cultura, Sport e Tempo Libero, Aree Cittadine e Consigli di Zona, Turismo, Marketing Territoriale e Identità, l’assessorato alla Cultura della Provincia di Milano, il Politecnico di Milano e la Regione Lombardia insostituibili, “storici” sostegni della manifestazione.
Anche in questa edizione assistiamo a una progressiva “invasione” del territorio milanese e lombardo a suon di jazz e di jazz di gran qualità. L’idea originaria di Emilio Sioli, Maurizio Franco ed Enrico Intra di portare la musica jazz nelle periferie cittadine più lontane e dimenticate non ha mai trascurato l’eccellenza delle scelte ed è grazie a questo rigore che sui palcoscenici itineranti delle zone milanesi in prima battuta e della Provincia di Milano dallo scorso anno si sono alternati artisti e formazioni di primissimo piano (Wayne Shorter, lo stesso Enrico Intra, Paolo Fresu, Airto Moreira, Franco Cerri, Enzo Jannacci, Roberto Vecchioni, solo per citarne alcuni).
Accanto ai “big”, dall’inizio, ha avuto largo spazio anche una rassegna di concerti dei giovani allievi dei Civici Corsi di Jazz, per valorizzare i nuovi talenti, rassegna che quest’anno inserisce una formazione del Saint Louis College of Art di Roma.
Per non trascurare poi i numeri sono previsti, soltanto a Milano e Provincia, in tutto 28 appuntamenti musicali: 8 grandi concerti e 10 dei giovani a Milano, 5 in Provincia di Milano nella sessione estiva, altri 5, oltre a tre eventi collaterali, nella sessione “winter” di Magenta.
Nel programma del 2011 non mancano i grandi appuntamenti: dal giovanissimo sassofonista Mattia Cigalini, nuova rivelazione che apre la rassegna il 15 giugno ad Arese, al Piano Summit di Faraò, Moroni, Di Toro, Alderighi, dal Trio di Enrico Pieranunzi, a Sergio Rubini che sarà la voce di La guerra dei cafoni accompagnato dalle percussioni di Armando Sciommeri, dal Fly Trio, definito in un Miles Davis podcast “uno dei più strabilianti che ci siano in circolazione”, al Fabrizio Bosso Quartet, che farà da ”colonna sonora” del film Il sorpasso di Dino Risi, dall’attesissimo concerto dei Manhattan Transfer al Teatro degli Arcimboldi fino al chitarrista francese di origine gitana Biréli Lagrène, all’ensemble vocale dei Civici Corsi di Jazz per The Beatles Harmony, al Claudio Angeleri Quartet, all’Orchestra Jazz Siciliana, al Jazz Studio Orchestra di Bari, per gettare uno sguardo più ampio, grazie a queste due formazioni del sud, ad altri “ritmi” di importanti città italiane.
Le sedi dei concerti sono parte integrante del progetto artistico del Ritmo delle città. A Milano, nel 2011, accanto all’Orto Botanico di via Valvassori Peroni, al Parco di Villa Scheibler, al Gazebo dei Giardini “Indro Montanelli”, alle sedi del Politecnico e dell’Università degli Studi di Milano, al Teatro degli Arcimboldi che possiamo considerare gli elementi di continuità con le edizioni del passato fanno il loro ingresso due nuovi spazi: il Cam Gratosoglio (Centro Aggregativo Multifunzionale) di via Saponaro in Zona 5 e piazza Anita Garibaldi a Baggio, in Zona 7.
In Provincia di Milano, l’ingresso nel programma del Ritmo delle città con il marchio Suoni & Visioni / Il ritmo in Provincia del Comune di Arese, un più rilevante coinvolgimento del territorio magentino, in aggiunta alle tradizionali presenze di Legnano e Segrate assicurano alla manifestazione una maggiore penetrazione territoriale ampliando la sua azione non solo nella promozione culturale delle periferie ma della futura “Grande Milano”.
Nel territorio lombardo, oltre alla rinnovata collaborazione con il Centro Didattico di Produzione Musica di Bergamo, partner storico del “Ritmo” milanese, si annoverano le partnership con l’Associazione Culturale Tetracordo di Stradella per una profonda incursione in territorio pavese e con l’Associazione Fortemente di Ponte in Valtellina per estendere agli estremi confini regionali il marchio di qualità rappresentato oggi dal Ritmo delle città.
Per concludere, il ritmo cittadino si propone da quest’anno non solo di descrivere il suono dei diversi insediamenti urbani, ma anche quello che scaturisce dal rapporto fra il jazz e il paesaggio lombardo storico e naturale (ville storiche, montagne, chiese, fiumi e laghi) teatro della manifestazione, offrendo una sua personale interpretazione della grande tradizione della musica afro americana.