Appagamento e dipendenze, cambiamenti fisici e circuito della ricompensa, binge drinking e adolescenza: ne parlano Sandro Elisei, direttore sanitario dell'Istituto Serafico di Assisi, Giorgio Severgnini, endocrinologo dell'Asst di Bergamo est Bolognini di Seriate e Angelo Mercieri, primario del pronto soccorso dell'Asst di Bergamo est Bolognini di Seriate.
L'adolescenza è quel periodo della vita noto ai più per le tempeste emotive che prendono il sopravvento. E come succede, anche in età matura, tutte le volte che si è soggetti a tempeste sensazionali, la mente è offuscata. Ne risultano scelte non sempre corrette e decisioni sbagliate. Decisioni che diventano abitudini, abitudini che diventano, il più delle volte, dipendenze.
Ma il cambiamento è anche fisico: l'adolescenza è un momento critico per la maturazione del sistema nervoso centrale, soprattutto della corteccia prefrontale. In questa fase ci sono fenomeni plastici di esclusione di vie nervose eccessive che favoriscono collegamenti sinaptici tra le diverse aree cerebrali. Particolarmente sensibile in questa fase è il circuito della ricompensa che, con la secrezione della dopamina, media la motivazione, la perseveranza e l'appagamento legato alle nostre azioni. Il circuito può essere attivato in modo eccessivo da sostanze di abuso o da altri tipi di dipendenze.
Capire il funzionamento di questo circuito è uno dei primi passi per attuare efficaci strategie di prevenzione dei fenomeni di dipendenza in soggetti giovani.
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