Il rettore dell'Università degli Studi di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini, è il nuovo presidente del Comitato regionale delle Università lombarde. L'elezione, all'unanimità, avvenuta nel corso della riunione del Comitato nella Sala di Rappresentanza dell'Università Statale di Milano, vede Morzenti Pellegrini alla guida, per i prossimi 2 anni, dell'organismo che riunisce i rettori di tutti gli atenei regionali. I
l rettore dell'Università bergamasca succede al collega della Statale di Milano Gianluca Vago che ha dichiarato: «Esprimo grande soddisfazione personale e istituzionale per la scelta del Comitato che ha indicato all'unanimità il collega Remo Morzenti Pellegrini. Il rettore dell'ateneo bergamasco ha dimostrato in questi anni grande dedizione all'Università in tutti i ruoli ricoperti. La mia certezza è che continuerà nel lavoro di valorizzazione del sistema lombardo, che in questi anni ha raggiunto livelli di qualità molto elevata e rappresenta uno degli assi fondamentali nella crescita economico-sociale del territorio e del Paese tutto».
Ringraziando i componenti del Comitato per la fiducia, il nuovo presidente, Remo Morzenti Pellegrini, ha detto: «E' un onore per me condividere questa nuova esperienza con tutti gli autorevoli componenti del CORUL e spenderò tutte le mie energie per far leva sulla compattezza e varietà del sistema universitario lombardo in uno spirito di fattiva collaborazione tra gli Atenei, che veda anche la valorizzazione delle università non statali, e tra università e istituzioni straniere di alto profilo scientifico, che punti all'incremento dell'offerta di corsi in lingua inglese, attraendo studenti dall'estero. La peculiarità e la ricchezza del sistema universitario lombardo, che rappresenta quasi il 20% del sistema universitario nazionale, garantiscono didattica e ricerca scientifica di riconosciuto livello internazionale».
Il Comitato provvede al coordinamento delle iniziative in materia di programmazione degli accessi all'istruzione universitaria, di orientamento, di diritto allo studio, di alta formazione professionale e di formazione continua e ricorrente, di utilizzazione delle strutture universitarie, nonché al coordinamento con il sistema scolastico, con le istituzioni formative regionali, con le istanze economiche sociali del territorio. Il Comitato esprime altresì pareri sulle proposte relative alla istituzione di nuovi corsi di studio nel territorio regionale.