«Il presbitero dava vita ad accese discussioni sulla politica»
MILANO, 31 MARZO 2016 - Giorni addietro la Diocesi di Milano ha comunicato la sospensione dal sacerdozio, disposta dal cardinale Angelo Scola, di don Alberto Paolo Lesmo, attuale parroco di Santa Marcellina (Zona Baggio) e per molti anni già coadiutore dell'oratorio di Santa Maria del Suffragio (corso XXII Marzo in Zona 4), in quanto indagato per il reato di prostituzione minorile continuata ed aggravata dal fatto di essere, al momento dello svolgimento dei fatti, un ministro di culto.
Premesso che la giustizia civile e quella ecclesiale faranno il loro corso, qui si informa che don Alberto Paolo Lesmo era già noto agli esponenti democristiani milanesi per essere un “prete atipico”, nel senso che il suo orientamento politico si collocava a favore dell'estrema sinistra, per la precisione con il Partito della Rifondazione Comunista, del quale è stato un sicuro punto di riferimento.
«In particolare - ricorda Lorenzo Annoni, del partito CDU Milano -, in occasione delle elezioni comunali del 2001 ci furono tra il presbitero in questione e un giovane membro del consiglio parrocchiale di Santa Maria del Suffragio delle discussioni molto accese, principalmente via e-mail, per divergenze politiche: il primo era sostenitore di estrema sinistra, il secondo invece aveva deciso di candidarsi nella lista CCD-CDU per il consiglio di Zona 4. Tant'è vero che mentre quest'ultimo - continua - cercava di raccogliere voti nel quartiere con l'aiuto degli amici di partito, alcuni parrocchiani, sostenuti e motivati proprio dal presbitero, hanno fatto di tutto per osteggiarlo. Erano, infatti, più interessati a tutelare la sinistra che a ricercare autenticamente il bene comunitario nel rispetto delle rispettive opinioni politiche e della comune fede religiosa. Adesso - chiosa -, alla luce di quanto accaduto, fa strano ripensarci...».
«Si spera che questa triste e imbarazzante situazione - conclude Lorenzo Annoni - si possa risolvere senza che il ministero sacerdotale venga infangato un'ulteriore volta, visti i già troppi casi in giro per il mondo. In ogni caso noi facciamo nostro il consiglio della Diocesi, ossia quello di offrire spiritualmente la sofferenza causata da questo scandalo e di restare uniti intorno al Mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo da poco celebrato».
CDU Milano Città
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