Risolvere i conflitti d'impresa senza ricorrere al giudizio ordinario. L'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo fa il punto su una procedura sempre più apprezzata dalle imprese: la mediazione. A occuparsene il convegno «Conflitti d'impresa: la mediazione e altri strumenti di soluzione» in programma mercoledì 16 marzo 2016 dalle 14.30 alle 18, presso il Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni in via Petrarca 10 a Bergamo.
Un momento di riflessione curato dal dott. Andrea Pellizzari, presidente della Commissione Arbitrato e Conciliazione dell'Ordine di Bergamo, dal dott. Stefano Lania, responsabile area fiscale di Confindustria Bergamo, dall'avv. Daniela D'Adamo, prof. aggr. di diritto processuale civile avanzato dell'Università di Bergamo, dall'avv. Enrico Ginevra, prof. ord. di diritto commerciale all'Università di Bergamo, dall'avv. Vincenza Gizzo, Responsabile dell'Organismo di mediazione della Camera di Commercio di Bergamol'ente che tra i primi in Italia ha scelto di configurarsi come punto di riferimento per l'offerta dei servizi di soluzione alternativa dei conflitti. Interverrà anche il dott. Arik Strulovitz, docente nell'ambito del progetto ADR e tecniche di negoziazione dell'Università di Bergamo e coach della squadra di Unibg vincitrice della Competizione nazionale di mediazione che parteciperà all'incontro.
La mediazione, in particolare, è una procedura sempre più diffusa: secondo i dati forniti dal Ministero della Giustizia, nel primo trimestre del 2015 si è registrato il +22% nell'utilizzo dello strumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ancora più incoraggiante è il tasso di successo delle procedure di mediazione: ben il 43% delle mediazioni in cui sono state presenti le parti hanno visto il raggiungimento dell'accordo. Dato che conferma quanto la mediazione possa essere uno strumento tagliato su misura per le parti, la cui presenza agli incontri si rivela spesso determinante ai fini dell'esito.
«Il settore commerciale e quello delle imprese, infatti, fortemente influenzati dalla crisi mondiale dei mercati che non lascia prevedere una risoluzione in tempi brevi, non possono permettersi di sostenere inutili e costosi sprechi di tempo e di risorse generati dalle criticità del sistema giudiziario. Di conseguenza, diventa imprescindibile il ricorso alle procedure stragiudiziali di composizione delle controversie, prima tra tutte la mediazione civile e commerciale» - ha anticipato il dott. Andrea Pellizzari, presidente della Commissione Arbitrato e Conciliazione ODCEC Bergamo.
Nel corso del convegno saranno, dunque, passati in rassegna i motivi del successo di tale procedura: dalla brevità dei tempi, nettamente inferiore rispetto al giudizio ordinario, alla riservatezza, alla validità per la risoluzione di liti transnazionali. Il tutto a partire dall'ascolto, elemento centrale di uno strumento pensato non per ricercare spasmodicamente e giuridicamente il torto e la ragione, quanto piuttosto per coinvolgere le parti al raggiungimento di un accordo che le appaghi e che contemporaneamente metta fine alla controversia.
A Bergamo l'Organismo di mediazione, già esistente presso la Camera di Commercio, ha colto con estremo favore la collaborazione degli Ordini e Collegi professionali giuridico contabili, la quale ha preso vita dalla condivisa consapevolezza delle opportunità create dalle sinergie tra gli ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, degli avvocati e dei notai, sulla scorta della positiva esperienza nel campo dell'arbitrato. “La nostra categoria – spiega il dott. Alberto Carrara, presidente dell'Ordine dei Commercialisti - si è messa a disposizione di questo progetto sin dal suo nascere, riconoscendolo sia un'occasione importante per la categoria sia un servizio prezioso per la comunità. 35 i commercialisti che operano per l'organismo di mediazione della Camera di Commercio, in grado di offrire un servizio dedicato a imprese e privati che possono contare su uno strumento di definizione rapida ed efficace delle controversie, a favore del sistema produttivo e dell'intera comunità”.