Sul sito della Provincia di Milano è apparso da poco uno schema che riassume i dati dei PGT approvati nel quadriennio 2009 - 2012.
Nella tabella, ove compaiono un'ottantina di comuni (fra i quali tutti quelli di grosse dimensioni), sono riportati in un paio di colonne i "consumi di suolo" previsti, sia in termini di percentuale rispetto alla dimensione del territorio sia in numero di metri quadri.
Appaiono così i comuni che nella colonna intitolata "nuovo consumo di suolo - mq" hanno un bello "zero", in quanto hanno deciso di non consumare più nemmeno un metro quadro di suolo verde: sono una decina, e dalle parti di Segrate troviamo Cernusco sul Naviglio, Paullo e Liscate. Nella tabella troviamo anche quattro comuni (Cesano Boscone, Parabiago, Boffalora e Busto Garolfo) che addirittura hanno recuperato suolo sottraendo aree edificabili al precedente PRG.
Tra i comuni virtuosi Cernusco è il più popoloso, dimostrando che anche in comuni importanti e inseriti in un area a forte tensione abitativa si possono fare scelte coraggiose.
E Segrate?
Il nostro comune mostra ancora una volta tutta la sua eccellenza: con 441.912 mq di consumo di suolo è il comune che nella provincia si aggiudica il titolo di vincitore morale nella gara di consumo del territorio.
Infatti solo il Comune di Milano supera Segrate, con 874.350 mq consumati; ma Milano ha una superficie di 182 Kmq, ovvero dieci volte più di Segrate che ha una superficie di soli 17 Kmq.
Meno bene va, in questa triste classifica, se guardiamo l'indice del consumo di suolo da PGT, dove Segrate si piazza sesta con "solo" il 69,77%, e poco vale la magra consolazione di battere i confinanti Cernusco (67,42%), Pioltello (50,03%) e Peschiera (40,42%).
Tutti naturalmente dietro a Milano, con il 71,36% di suolo consumato.
Il Premio Attila, conferito nel 2012 alla nostra amministrazione comunale dal WWF Martesana per l'urbanizzazione definita "selvaggia" espressa con l'approvazione del PGT, trova così nei dati della provincia di Milano una concreta conferma.
Marco Italia
Segrate Nostra
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