Poco più di un anno fa, il 12 febbraio 2012, una maggioranza di centro destra (Indipendenti, PDL, Lega e UDC) approvò il Piano del Governo del Territorio di Segrate, presentato dal sindaco come una grande iniziativa di salvaguardia del verde e della bellezza di Segrate “...criteri di assoluta eccellenza senza pari in tutta la Lombardia: minimo consumo del suolo, acquisizione a patrimonio pubblico del 70% delle aree private in trasformazione previo “preverdissement”, ovvero piantumazione del totale delle stesse prima dell'avvio dei piani di attuazione”. Mese dopo mese appare l'amara realtà. Dapprima i piani di realizzazione del “preverdissement” che, ad esempio, anticipano quel che diventerà il Golfo Agricolo: un serpentone di palazzoni con intorno un po' di verde comunale.
Ora la delibera della Giunta Comunale che lo scorso 24 aprile ha approvato il primo Piano Attuativo collegato all'area del Centroparco ma che non è dentro il Centroparco; si va a realizzare un altro grande centro commerciale (25000 mq di edifici, un migliaio di posti macchina), su terreni che il PGT aveva lasciato agricoli tra l'area ex Cise e il confine con Milano.
Com'è possibile? Questa complessivamente la trovata di Alessandrini e Zanoli: si rende edificabile l'area di Centroparco, si autorizzano così 100.000 mq di edificazioni nonostante che in gran parte Centroparco non si possa costruire in quanto si tratta di vecchie cave e discariche ricolmate, con due righe nascoste dentro un paio di schede allegate al PGT si prevede che “Le linee guida dovranno anche prevedere le modalità e criteri di eventuali trasferimenti di volumetria all'esterno del perimetro dell'ambito” (PGT, all. A15, pag 80).
All'esterno, ma dove? La risposta della Giunta Comunale è: in una delle pochissime aree rimaste ancora agricole dopo la devastazione dei terreni agricoli prevista dal PGT. Questo in barba a quanto deciso dal Consiglio Comunale e in barba alle indicazione della Provincia che nel suo parere sul PGT in merito a Centroparco aveva scritto chiaramente che era esclusa “la possibilità di localizzare le eventuali volumetrie non ammesse a seguito della incompatibilità con gli aspetti di difesa del suolo nelle aree classificate come verde”.
E il preverdissement, che fine ha fatto? Secondo la tanto sbandierata norma del PGT sul preverdissement, dei 150.000 mq dell'area soltanto 45.000 mq dovrebbero diventare edificabili e 105.000 mq (il 70%) dovrebbero diventare parco alberato (o aree di servizi) di proprietà comunale. Invece la convenzione con la Secomind srl che ha presentato il progetto di centro commerciale prevede che quest'ultima debba piantumare all'interno di Centroparco una superficie (da definire) di 75.000 mq. mentre l'area resa edificabile, come detto, è di circa 150.000 mq. I conti non tornano proprio.
L'assessore Zanoli, presentando la nuova lottizzazione in Commissione Territorio si è vantato di aver ottenuto che nel parcheggio del nuovo centro commerciale venissero piantati dei begli alberelli tra un posto macchina e l'altro. Una nuova eccellenza segratese: i parchiparcheggi.
Marco Italia
Segretario di Segrate Nostra
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