IN POLITICA PER PGT/CONSUMO DI SUOLO LOMBARDIA
Mi chiamo Paolo Micheli. Sono in politica da tre anni e l'ho fatto perché ero arrabbiato. Ero arrabbiato perché nel mio comune la maggioranza che c'era (e che c'è ancora) voleva rendere edificabili gli ultimi terreni agricoli che erano rimasti, l'ultimo kmq sui del territorio comunale.
Insieme a un po' di amici abbiamo presentato una lista civica che aveva nel programma, come cosa più importante, fermare il consumo di territorio; abbiamo partecipato alle elezioni nel 2010 e in due siamo entrati in consiglio comunale.
Oggi sono ancora più arrabbiato, perché nonostante un impegno ininterrotto (abbiamo presentato proposte di delibere, di mozioni, di emendamenti; abbiamo raccolto firme, fatto cortei e manifestazioni), la maggioranza in comune ha votato un Piano di Governo del Territorio che prevede di costruire su tutti gli ultimi terreni agricoli, prevede di costruire migliaia di appartamenti per una valore totale di un miliardo di euro, prevede di portare la popolazione del mio comune da 34.000 a 56.000 abitanti. Una follia, con tutte le case invendute che ci sono in giro. Una follia anche perché la Lombardia sta consumando da anni il proprio preziosissimo terreno agricolo al ritmo di dieci campi di calcio al giorno, tutti i giorni, tutti gli anni. Una follia inarrestabile perché la legge urbanistica regionale lo permette.
PRIMARIE RENZI
Verso la fine dell'anno scorso, quando ci sono state le primarie del centrosinistra, trainato dal grande entusiasmo di Eugenio Comincini, Anna Scavuzzo e Giorgio Gori, ho sostenuto Matteo Renzi che da tempo avevo imparato ad apprezzare perché è stato uno scout come me, per come fa politica, compreso il fatto che nella città di cui è sindaco, Firenze, ha bloccato il consumo di suolo e l'ho apprezzato ancora di più dopo le primarie, quando da vero scout, ha lealmente mantenuto tutti gli impegni che aveva preso.
IN LISTA CON AMBROSOLI
Dopo aver sostenuto Renzi è stato assolutamente naturale sostenere Umberto Ambrosoli dapprima nelle primarie regionali ed ora nel suo coraggioso tentativo di portare alla guida della Regione Lombardia un governo pulito dopo la lunga palude formigoniana. Ed è stato per me un onore essere stato inserito nella sua Lista Ambrosoli qui in provincia di Milano.
PROGRAMMA AMBROSOLI
Sono molto contento di avere avuto questa possibilità e spero di andare in Regione a sostenere il programma di Ambrosoli e sto parlando di viabilità, di trasporti, di sanità, di assoluto contenimento del consumo di suolo ed in particolare, e riguarda molto noi giovani, di lavoro, di incentivi alla produttività e alla ricerca che significa sostegno all'imprenditoria, soprattutto alla nuova imprenditoria, quella giovanile.
Su questo un aspetto concreto: puntare a un miglior utilizzo dei fondi europei che in Regione Lombardia sono già utilizzati meglio che altrove, ma sui quali si può, si deve fare meglio, utilizzarli per intero con maggior trasparenza, incentivando l'assistenza dello sportello regionale che consenta a tutti, specialmente alle nuove imprese, alle start up, di partecipare, di usufruirne.
LA MIA CAMPAGNA ELETTORALE
Da un mese sto facendo campagna elettorale e vado in giro per la provincia, vado nei mercati, davanti alle scuole, davanti alle chiese, nelle piazze, dovunque posso incontrare gente.
A tanta gente per esempio ho spiegato come si vota. Che ci sono tre schede, quella gialla per il Senato e quella rosa per la Camera dove si può solo fare la croce sul partito. Mentre io sono candidato alla regione, che è la scheda colore VERDE. Alla regione si può votare il candidato presidente (AMBROSOLI), si può votare anche una lista e di fianco alla lista votata si può mettere il cognome di un candidato consigliere di quella lista. Insomma ho fatto anche un po' di informazione pratica sul voto.
Tanta gente mi ha dato retta, ha preso i miei volantini, si è fermata a parlare con me. Ma ho incontrato molta gente arrabbiata e delusa, soprattutto giovani. Tanti mi hanno detto: “Basta con la politica, siete tutti uguali” e se ne sono andati via voltandomi le spalle.
Sono riuscito a far cambiare atteggiamento ad arrabbiati di ogni età anche quando ho spiegato che un politico, un aspirante politico può decidere di essere trasparente, per esempio rendendo pubblica la propria situazione economica, le presenze in consiglio, le indennità, come io ho fatto dal 2010, l'unico nel mio comune dove non era ancora obbligatorio.
La trasparenza nella pubblica amministrazione, che Ambrosoli ha messo agli inizi del proprio programma, ha una ricetta semplice: mettere in rete ogni spesa della pubblica amministrazione. Ogni acquisto, appalto, incarico, ogni euro destinato agli amministratori per indennità, spese, tutto deve essere reso pubblico, subito. Una modalità che genera una immediata maggiore attenzione alla qualità della spesa oltre che un segno di rispetto verso chi quei soldi li versa, pagando le tasse.
TAGLIO COMPENSI CONSIGLIERI
Un ultima cosa: Umberto Ambrosoli, il mio candidato presidente alla regione Lombardia, ha deciso che il rispetto dovuto alle famiglie che soffrono la crisi si trasformerà subito in una drastica riduzione della indennità dei consiglieri. Ai candidati della “sua” lista Patto Civico ha chiesto di rinunciare ad ogni forma di rimborso aggiuntivo. Ci siamo impegnati tutti.
Un altro segno di rispetto verso gli elettori, doveroso soprattutto oggi in questo tempo di grave crisi economica.
Paolo Micheli
Candidato nella Lista Civica di Ambrosoli
www.paolomicheli.it