La notizia è di venerdì scorso. Il governo ha varato un disegno di legge per contrastare il crescente consumo di suolo agricolo. Un disegno di legge contro quel cemento che ogni giorno divora in Italia cento ettari di terra fertile destinata a produrre quel cibo che nei prossimi anni potrebbe scarseggiare. Contro quel cemento e contro le amministrazioni che, come quella di Segrate, decidono che l'unico modo di far crescere una città è consumare completamente il verde agricolo.
All'inizio di luglio Copagri (associazione agricoltori) e Segrate Nostra scrissero proprio al Ministro Mario Catania per segnalargli ciò che sta accadendo a Segrate e chiedergli un suo autorevole intervento. Non siamo così presuntuosi da pensare che la nostra lettera abbia avuto un qualsiasi peso nella iniziativa legislativa del governo: il Ministro già in precedenza si era espresso più volte con preoccupazione in merito al consumo di suolo e praticamente ogni giorno da mesi sono apparse dichiarazione, documenti, atti ufficiali, convegni, articoli, trasmissioni radiofoniche e televisive sull'argomento.
Tuttavia possiamo affermare che ciò che stiamo dicendo qui a Segrate è giusto e corrisponde ad un sentire diffuso e comune. Anche il recente articolo "Affari in campo" apparso sul n. 35 di Famiglia Cristiana ha confermato come Segrate sia davvero un caso nazionale negativo in merito al consumo di suolo previsto da una programmazione urbanistica inaccettabile.
Scriveremo quindi nuovamente al Ministro delle politiche Agricole per ringraziarlo ed incoraggiarlo, sapendo che il percorso del disegno di legge sarà tutt'altro che facile ed agevole dovendo passare al vaglio delle due camere dove i sostenitori del cemento facile troveranno certamente modo di ostacolare, correggere, ritardare.
Il disegno di legge contiene anche la previsione di abrogazione della norma che consente che i contributi di costruzione siano parzialmente distolti dalla loro naturale finalità - consistente nel concorrere alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria - e siano invece destinati alla copertura delle spese correnti dell'Ente locale. E' una norma che ci trova perfettamente d'accordo: basta con i bilanci comunali, come quello di Segrate, portati al pareggio con le entrate straordinarie ottenute con le lottizzazione e invece venga il tempo di bilanci credibili, partecipati, senza sprechi.
17 settembre 2012
Segrate Nostra
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