Il caos viabilistico che si creerà nell'Est Milano per il mancato potenziamento degli ultimi chilometri delle provinciali Cassanese e Rivoltana sarà un problema di tutti quando il primo luglio aprirà l'autostrada Brebemi. Ed è per questo che la mozione sul tema protocollata ieri mattina al Pirellone, che vede primo firmatario il consigliere regionale Paolo Micheli (Patto Civico), è stata condivisa anche da tutti gli altri componenti della lista che fa capo a Umberto Ambrosoli, dal gruppo consiliare del Pd, da Fabio Altitonante di Forza Italia e da Stefano Bruno Galli, capogruppo della lista Maroni Presidente.
Il documento chiede alla giunta Maroni di attivarsi con urgenza nel reperire i fondi pubblici o privati necessari ad assicurare il completamento dei lavori di raccordo tra la Brebemi e la Tangenziale Est di Milano, oltre che a convocare il collegio di vigilanza sull'Accordo di Programma per monitorare che i cantieri proseguano rispettando le scadenze.
«In attesa del completamento della Teem - spiega Micheli riprendendo il testo della mozione - il flusso principale del traffico in direzione Milano utilizzerà la Cassanese e la Rivoltana sulle quali sono stati eseguiti lavori di potenziamento e allargamento. Interventi costosi che hanno creato difficoltà ai residenti e sacrificato il territorio: tra tutto, ricordo il taglio delle siepi e dei bellissimi filari di pioppi della Tenuta Invernizzi di Trenzanesio. Ma questi lavori al momento non raggiungono l'obiettivo principale di assicurare l'atteso collegamento veloce alla Tangenziale Est, in quanto su entrambe le provinciali manca la realizzazione dell'ultimo miglio».
«Nel tratto finale le due provinciali sono due veri e propri imbuti, entrambi sul territorio del Comune di Segrate - continua Micheli che risiedendo in questa città conosce a fondo la problematica -. Qui era prevista la partecipazione di fondi privati alla costruzione dei due raccordi fino a Milano, nell'ambito della realizzazione del centro commerciale Westfield Milan all'interno dell'ex dogana segratese. Ma il progetto Westfield è attualmente fermo, in quanto i rappresentanti della società australiana hanno posto delle precise condizioni: realizzeranno i tratti a propri carico sulla Cassanese e sulla Rivoltana solamente quando Serravalle spa darà effettivamente corso al lavoro di costruzione della strada tra l'area dell'ex dogana di Segrate e il nuovissimo svincolo di Lambrate della Tangenziale Est. Se tutto va bene si parla del prossimo autunno, ma l'apertura dei cantieri potrebbe anche slittare».
Allora tra un paio di mesi lo scenario che dovranno affrontare gli automobilisti e i pendolari dell'Est Milano potrebbe essere questo: sulla Cassanese i veicoli provenienti dalla Brebemi e diretti allo svincolo di Lambrate arrivati a Segrate dovranno percorrere un tratto urbano che presenta una serie di rondò, comprese due originalissime rotatorie a forma di fagiolo, che già ora riducono a passo d'uomo la velocità di percorrenza. Sulla Rivoltana, invece, la difficoltà è rappresentata dalla mancata riqualificazione del tratto tra la rotonda dell'Idroscalo (fronte luna park di Novegro) e l'aeroporto Forlanini che presenta rondò e due incroci semaforici. Disagi che sulle strade attorno a Linate potrebbero intensificarsi in occasione dell'Expo.
«Molto preoccupati da questo scenario - conclude Micheli - dovrebbero essere anche gli imprenditori che hanno investito nella costruzione della Brebemi, un'opera da 1,61 miliardi di euro che si è aggiudicata il Project financing awards da parte della Borsa di Londra, il cui significativo apporto al miglioramento del traffico sulla direttiva Milano-Brescia sembra essere rimandato a data incerta e comunque oltre l'Expo 2015. Per questo mi auguro che chi prenderà il posto di Maurizio Del Tenno, sempre che il rimpasto della giunta regionale di cui si vocifera in questi giorni coinvolga anche l'attuale assessore alle Infrastrutture, prenda di petto questa emergenza».