
Buongiorno, vorrei analizzare brevemente la preoccupante situazione politica e sociale nella quale riversa la nostra povera Italia. Questo è un paese che qualcuno definisce “strano”, ma a questa definizione aggiungerei anche il termine “folle”. Questa povera Italia priva di contenuti, valori, diritti, coscienza, coerenza, dignità e libertà rappresenta la triste immagine di una democrazia avviata ad un pericoloso, lento e inesorabile declino. Questo è il paese dove l'innovazione viene calpestata quotidianamente così come i diritti di ogni singolo cittadino e dove i personalismi, la prepotenza, l'egoismo e l'invidia la fanno da padrone con soluzioni che puntualmente trovano miseri riscontri e che non sfociano quasi mai in una esaustiva realtà liberatoria a favore dell'intera collettività. E' il paese dell'approssimazione dove il politico dibatte e non legifera, funzione che ritengo di fondamentale importanza per un degno rappresentante di una qualsiasi democrazia che si rispetti. Un paese dove manca il coraggio di intraprendere azioni forti a favore del popolo per non oltraggiare o peggio inimicarsi quella minoranza rappresentata dalle note e potenti lobby finanziarie. E' il paese dove sempre meno cittadini, esausti dalla facili promesse mai portate a termine, vanno a votare perché non rappresentati da una classe politica all'altezza sempre più distante dalla triste realtà economica e sociale e dalla difficoltà quotidiana dei singoli di cucire un “pranzo con una cena”. La crisi di questi anni è mondiale ma risolvibile se ognuno pensasse a ricoltivare il proprio arido ”orto” con capacità, costanza e sacrificio senza prosciugare le oramai precarie risorse della maggioranza dei poveri e dissanguati cittadini. Penso allora che se qualcuno, in altri e più coscienziosi paesi, lo ha già attuato si possa fare, perché siamo in grado tutti di poterlo fare, in un tempo dove la vita e il benessere collettivo devono ritornare ad assumere priorità e importanza e quella poca speranza, che ancora fortunatamente vige in qualcuno di noi, possa divenire definitivamente positiva realtà.
Antonio Giudici.
Nuovo Psi Brescia.