La decisione del presidente Klaus Iohannis di rifiutare la proposta del Psd e di Liviu Dragnea di nominare premier la Sig.ra di origini musulmane Sevil Shhaideh non ha sorpreso nessuno.
I giornali occidentali scrivevano che Iohannis ha subito pressioni addirittura da Washington per rigettare la nomina della prima donna premier musulmano in un paese europeo. Pochi occidentali hanno pensato che la Romania è un paese di forti tradizioni cristiane , un paese libero e democratico, dove la religione viene praticata molto e incide nella vita di un popolo latino e storicamente cristiano. In uno Stato con queste caratteristiche sarebbe stato assurdo nominare premier una donna che rappresenta soltanto l'uno per cento della popolazione della Romania, che sono i musulmani, sicuramente moderati, rispettati e integrati.
In queste condizioni di confusione generale la nomina del nuovo premier Sorin Grindeanu, un giovane preparato, di origini rumene e cristiane, ha fatto tornare la tranquillità sia in Romania che in Europa visto il prossimo semestre di Presidenza dell'Unione Europea che sarà affidata alla Romania nel 2019.
“Sorin Grindeanu è già stato Ministro nel governo di Victor Ponta – spiega Marian Mocanu di Europei per l'Italia - ma soprattutto è il Presidente della Provincia di Timis, che è il distretto industriale più sviluppato in assoluto della Romania, quella terra dell'ovest della Romania che dista soltanto mille km dai confini triestini e dove le imprese italiane hanno traslocato in maniera massiccia. –continua Mocanu - In quell'area lo sviluppo industriale è alla luce del sole, non esiste disoccupazione, le imprese lavorano tanto e tutti sappiamo che la Provincia di Timis è praticamente occupata industrialmente dagli italiani e dai tedeschi.Io che vivo in Italia tra la Liguria e la Lombardia da 22 anni queste cose le sento spesso dire spesso.” – aggiunge Marian Mocanu che anche lui ha un passato da candidato al Senato della Romania con i socialdemocratici.
“Sorin Grindeanu è il presidente proprio di quella provincia – ci tiene a spiegarci Mocanu - che ha forti legami economici, sociali e politici con gli Stati europei. Ecco perché non poteva essere scelto un premier migliore, Grindeanu ha alle spalle una storia di successo che ora è chiamato a trasferire a livello di nazione e perché no, all'interno di un Europa in crisi economica.” –conclude Marian Mocanu.